La trasferta asiatica della Formula 1 è costata il Mondiale alla Ferrari. Certo, mancano ancora quattro gare alla fine e tutto può ancora succedere, ma Lewis Hamilton e la Mercedes avranno la possibilità di giocasi il primo match point già nella prossima gara ad Austin, puntando anche sul fatto di poter gestire le varie componenti meccaniche della W08 EQ Power+ per non incappare nella stessa sorte del Cavallino.
Secondo Gian Carlo Minardi, ex team manager in Formula 1, la scuderia di Maranello ha pagato a caro prezzo l’importante step evolutivo portato nelle ultime gare per cercare di sopravanzare in maniera definitiva la Mercedes a livello di competitività. Un’opinione condivisibile, dato che la SF70H si è dimostrata all’altezza – se non più forte – delle Frecce d’Argento, ma ha dimostrato un enorme punto debole nell’affidabilità.
“Per gli amici ferraristi non è stata una sveglia felice. Ci si aspettava il pronto riscatto e invece è arrivato il secondo ritiro in tre gare per Sebastian Vettel – ha affermato Minardi – Questo di Suzuka forse è il KO più pesante poiché era un po’ l’ultima spiaggia per provare a tenere aperto il Mondiale e contrastare Lewis Hamilton che sta giocando, conservando la sua Mercedes in virtù delle ultime gare”.
“Una Ferrari che sta pagando, con l’affidabilità, il grande step evolutivo della Power Unit e aerodinamico. Una Ferrari che ha dimostrato di essere competitiva – anche se concede qualche decimo in qualifica ai diretti avversari – ma che sul ritmo gara potrebbe dire la sua. A beneficiarne invece è la Red Bull, che mette in bacheca altri due podi chiudendo il Gran Premio del Giappone in seconda e terza posizione, davanti Valtteri Bottas, e si prepara ad attaccare il secondo posto tra i costruttori proprio ai danni del team di Maranello che saluta il weekend con solamente dieci punti all’attivo (quinto posto di Kimi Raikkonen)“.
“Ci sono ancora quattro gare e la matematica non condanna ancora gli uomini di Arrivabene, ma ci vorrebbe una vera e propria catastrofe per fermare la cavalcata del campione britannico e della corazzata tedesca. La Ferrari deve continuare a lavorare soprattutto in virtù del 2018 per risolvere velocemente i problemi di affidabilità che stanno attagliando la SF70H sfruttando le ultime corse, vista la mancanza di test” ha concluso Minardi.