Michael Andretti retrocede il figlio Marco nel team Herta, ma lui: “Voglio vincere la Indy 500”
09 Dicembre 2017 - 9:55
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Il figlio dell'owner del team Andretti è costretto a lasciare il suo sedile ad Alexander Rossi e a correre con un team satellite

Dopo tredici stagioni passate sotto l’insegna del team Andretti AutosportMarco Andretti lascia la compagine ufficiale di papà Michael per far posto ad Alexander Rossi, pilota in rampa di lancio che nelle ultime due stagioni ha corso con una vettura gestita dallo staff di Bryan Herta in partnership con l’Andretti Autosport.

Dietro a questa mossa di mercato, circolata nei mesi scorsi ma alla quale nessuno aveva attribuito un grande speso specifico, c’è la volontà di aumentare il potenziale umano dell’Andretti Autosport. Marco Andretti nelle ultime stagioni ha stabilmente occupato le posizioni di rincalzo, mentre Rossi, con la vettura numero 98, ha brillato in più occasioni e ha vinto la 500 Miglia di Indianapolis al primo tentativo, ottenendo un ulteriore successo di prestigio nel 2017 a Watkins Glen. Andretti continuerà a correre in una squadra di “famiglia”, essendo Herta un team satellite dell’Andretti Autosport, ma per il momento si è visto chiudere le porte del team ufficiale.

 

 

“Sono felice di poter continuare la partnership con l’Andretti Autosport – ha dichiarato Herta – La relazione lavorativa ha funzionato molto bene sia in pista che fuori: i nostri partner commerciali sono molto soddisfatti. Non vedo l’ora di lavorare con Marco Andretti e di tuffarmi nella stagione 2018″.

“Non vedo l’ora di cominciare la nuova avventura con i ragazzi dell’Andretti-Herta – ha detto Michael Andretti, per nulla turbato dalla retrocessione nel team satellite – Il mio obiettivo è quello di portare alla squadra un nuovo successo alla 500 Miglia di Indianapolis, assieme a molte altre vittorie. Lavorare con Bryan è molto positivo, e nelle occasioni in cui ho lavorato con lui mi sono sentito rivitalizzato. E’ totalmente concentrato nel darmi tutto ciò che mi serve per tornare a lottare per vincere. Lui crede nel mio talento e vuole trasformarlo in risultati”.