SUZUKA – Vi ricordate le accuse fatte dal telecronista della Rai Gianfranco Mazzoni contro la FOM durante il Gp d’Ungheria? Mazzoni lamentò le poche inquadrature concesse a Vettel e Raikkonen, e parlò di un complotto ordito da Bernie Ecclestone per far vedere il meno possibile la Ferrari.

Oggi arriva il complotto parte 2. Mazzoni e la Rai però non c’entrano nulla, e nemmeno la Ferrari è coinvolta nella vicenda. A lamentare uno scarso occhio di riguardo della FOM a Suzuka è la Mercedes, che tramite Lauda e Wolff ha attaccato su tutta la linea la gestione della regia nel Gp del Giappone.

“E’ stato divertente: guardavo la TV, ma vedevo spesso inquadrate le Sauber, e diverse volte le vetture motorizzate Honda,” ha ironicamente dichiarato Lauda. “Non mi capacito del perché; qualcuno avrà curato la regia a Suzuka, quindi voglio chiederli cosa ci sia che non vada in lui. Voglio chiedere anche ad Ecclestone le ragioni di queste poche inquadrature. Al momento posso dire poco, ma è stato divertente oggi non poter praticamente vedere nemmeno i pit stop di Lewis, che guidava la gara. Non si vedevano i suoi cambi gomme; lo abbiamo visto solo mentre ripartiva dai box.” Toto Wolff ha rincarato la dose: “Durante la gara non ero sicuro di dove si trovassero le nostre vetture, visto che non venivano quasi mai inquadrate, così guardavo il monitor dei tempi. La nostra priorità è vincere la gara: se questo non è abbastanza per essere mostrati in tv, allora non so che altro possiamo fare!”

Dal paddock i bene informati collegano la poca visibilità data alla Mercedes a Suzuka a una precisa volontà di Ecclestone, infuriato con la Mercedes per la mancata fornitura dei motori alla Red Bull. Wolff e Lauda hanno subito smentito questa tesi, ma è innegabile che le poche inquadrature concesse alla Mercedes nel Gp del Giappone siano una dato di fatto. In una gara durata circa un’ora e mezza, le Mercedes sono state inquadrate complessivamente per cinque minuti e cinquantasei secondi.