In una FP2 completamente bagnata, e iniziata peraltro con una quindicina di minuti di ritardo rispetto all’orario canonico, la spunta il solito Marc Marquez, con un interessante 1:33.995, dimostrando ancora una volta la sua compatibilità con tutti i tipi di condizione atmosferica. Dietro di lui si mette in mostra un redivivo Scott Redding, davvero a suo agio in sella alla sua Aprilia in condizioni full-wet, che chiude a circa mezzo secondo dal leader di sessione. Dalla terza alla quinta posizione ecco un tris di Ducati GP18, capitanate da Danilo Petrucci, che si mette alle spalle gli ufficiali Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso, gli ultimi due staccati di un secondo e mezzo abbondante.
Ottima sesta piazza per Bradley Smith, unica KTM presente al Red Bull Ring, che precede Alex Rins, Jack Miller e Cal Crutchlow. A chiudere la top 10 la prima delle Yamaha, quella di Valentino Rossi, distante 2.332 dalla vetta. Come è stato possibile notare dalle immagini in TV, la M1 è parsa davvero molto instabile, persino in pieno rettilineo. Non è da pazzi pensare che in casa Yamaha confidino in una seconda parte di weekend asciutta. Buon dodicesimo posto per Franco Morbidelli, il quale però verrà retrocesso di tre posizioni in griglia per guida irresponsabile durante le FP1. Deludono Maverick Vinales, ventesimo, Alvaro Bautista, ventunesimo, e Dani Pedrosa, che chiude il gruppo a quasi sei secondi dal compagno di team.