L’appuntamento texano della classe regina si conclude con la vittoria di Marc Marquez. Il campione del mondo fa suo per quinto anno di fila il GP statunitense, nessuno come al COTA. Domenica da dimenticare Maverick Viñales che cade dopo pochi giri, dall’altra parte del box di Iwata è grande soddisfazione: Valentino Rossi chiude in piazza d’onore davanti a Dani Pedrosa ed è nuovo leder iridato. La prima Ducati è quella di Andrea Dovizioso, sesto finale.
Condizioni atmosferiche ottime e una temperatura di circa 25 gradi fanno da palcoscenico alla gara della massima cilindrata. Gli sbalzi termici e l’umidità delle libere e delle qualifiche, che hanno causato molte cadute unite al fondo irregolare del tracciato, sembrano un ricordo e sulla terza gara dell’anno splende il miglior sole. In prima fila della griglia di partenza ci sono Marquez, migliore anche del warm up, e le due M1 di Viñales e Rossi che montano Michelin a mescola medie, dure invece per il campione del mondo. Pedrosa apre la seconda fila davanti al Johann Zarco. Andrea Dovizioso è in settima piazza dietro al compagno di box Lorenzo.
Più arretrati Danilo Petrucci e Andrea Iannone. Inizia la gara e parte bene Pedrosa che si mette davanti al compagno di box. Il Dottore insegue il duo HRC. Ottima partenza di Lorenzo che mette dietro Viñales prima di cedere al leader della classe e poi a Zarco. Difficile avvio per Dovizioso che è ottavo Dani Pedrosa sceglie gomme diverse, dura dietro e morbida davanti. La scelta paga e il pilota di Sabadell detta il passo. Marquez prova a stargli attaccato. Il duello tra compagni di box dura fino a meno sette giri dalla fine, quando il numero 93 allunga fino al successo. La gara di Viñales finisce al secondo giro. Il pilota Yamaha perde l’anteriore alla curva 18, cade ed è costretto al ritiro. Dopo mesi di primati per il numero 25 Yamaha il primo segno negativo.
Dietro Zarco e soprattutto Cal Crutchlow partito dalla terza fila spingono forte. Il transalpino è ancora protagonista di una prestazione maiuscola, al quindicesimo giro prova anche l’entrata dura su Rossi che va largo ma mantiene la posizione. Le Ducati fanno di una gara costante. Dovizioso e Lorenzo, con gomme morbide, proseguono appaiate per tutta la gara e taglieranno il traguardo fuori dalle prime cinque posizioni, per il numero 99 il nono posto dietro a Petrucci.
Davanti al forlivese la Honda satellite di Crutchlow e la M1 di Zarco. Nelle battute finali, Iannone lotta con il maiorchino e riesce a chiudere al settimo posto un fine settimana costellato dalle difficoltà.Oltre a Viñales sono da registrare le cadute senza conseguenze di Karel Abraham (Pull&Bear Aspar), Loris Baz e Sam Lowes, Aprilia Racing Team Gresini. Aleix Espargaro, compagno di box del britannico, è costretto al ritiro per un problema meccanico. Per l’altro Espargaro, quello del team Red Bull KTM Factory, chiude la gara con una rottura meccanica.
La grande prova di Rossi è colpita da una penalità di 0,3s. Questo però non incide sull’arrivo sulla conquista del primo posto in classifica generale dove adesso Valentino ha un vantaggio di sei punti da Viñales, Marquez è terzo e Doviziso quarto. Tra due settimane si torna in Europa con le libere del GP di Jerez in programma per venerdì 5 maggio.