“Signore e signori, ladies and gentleman, vi diamo il benvenuto all’ennesima replica dello spettacolo del mago più talentuoso del mondo. Quest’oggi porterà in scena uno dei suoi cavalli di battaglia, uno dei numeri che l’hanno reso famoso in tutto il globo: la pole position, con gomme slick, su asfalto umido. Prendete posto, e godetevi la serata: non ve ne pentirete”
Se il circuito di Brno si fosse trasformato in un teatro, l’introduzione dello spettacolo sarebbe stata più o meno così. Il mago Marc Marquez ha nuovamente impressionato, sbalordito, lasciato di stucco: insomma, a voi il compito di trovare i sinonimi. Sarà noioso ribadirlo, ma questo mix di intelligenza, sensibilità, sregolatezza e “ignoranza” è più raro e prezioso del diamante rosso. “Tempesta perfetta” ha tirato nuovamente fuori dal cilindro una delle sue genialate, sfidando a viso aperto l’acquazzone abbattutosi e montando,dopo un primo stint scialbo con gomme rain, sprezzante dell’infingardo asfalto umido, una coppia di slick. Il resto…è storia. Né sbacchettamenti, né avvallamenti hanno potuto arrestare la marcia trionfante del #93, in pole con 2 secondi e mezzo sul secondo. Chapeau.
L’altro specialista di queste condizioni, Jack Miller, non ha voluto sfigurare, ma si è accontentato del ruolo dell’assistente. 2°, col rimpianto di non aver potuto migliorare di ben 1 secondo all’ultimo tentativo, terminato nella ghiaia dell’ultima curva. In prima fila poi, contemporaneamente, un gradito ritorno e una clamorosa sorpresa: Johann Zarco con la sua KTM. Grazie al feeling della Q1, disputata in situazioni simili, il francese ha sfruttato al meglio l’occasione offertagli, regalando a se stesso e KTM un sabato da incorniciare, grazie anche alla 5° piazza di Pol Espargaro.
In 4° ecco Andrea Dovizioso, uno dei pochi “stoici al contrario” ad esser rimasto con le rain anche a fine turno, così come Valentino Rossi, 7°, davanti a Maverick Vinales, 9°. Alex Rins riesce a cogliere un’importante seconda fila in 6°, mentre Danilo Petrucci non va, a sorpresa, oltre l’8° posto. Chiude la top ten Fabio Quartararo, davanti a Cal Crutchlow e Franco Morbidelli. Pregevole 15° posto per Sylvain Guintoli dietro a Pecco Bagnaia, mentre sprofonda Aprilia.