Ricordate il mantra che vi abbiamo proposto nel resoconto delle qualifiche? “Il Mondiale può solo perderlo“. Bene, Marc Marquez sembra intenzionato a voler andare nella strada esattamente opposta. Come? Esibendosi nell’ennesima prova di forza, culminata al traguardo con l’ennesima vittoria stagionale: la terza, per essere precisi. Un dominio, un vantaggio sul resto della concorrenza che pian piano assume sempre più la connotazione dell’imbarazzante. Non che ci fosse bisogno si sottolinearlo ulteriormente, ma Marquez è, concretamente, un fenomeno assoluto. Lo zero di Austin ha solo aggiunto un po’ più di pepe ad un Mondiale che, in caso di vittoria in Texas, si sarebbe già avviato abbondantemente verso Cervera.
Ci hanno provato le Ducati a rendere meno scontata la gara francese. In primis Jack Miller, autore di una prima parte di gara encomiabile, trascorsa per qualche giro addirittura in testa. Il calo delle gomme, poi, si è fatto sentire, costringendo l’australiano a retrocedere a passo di gambero in quarta posizione. Ha quindi preso il suo testimone Andrea Dovizioso, non troppo brillante in partenza, solido a recuperare terreno nella seconda metà. Tutto tranquillo fino a qualche giro dal termine, quando è risalito come un razzo dalle retrovie Danilo Petrucci. Dopo una partenza esaltante, il ternano ha vissuto dei giri da incubo, per poi tornare prepotentemente nella corsa al podio nei giri finali. Nella lotta scaramuccia tra i due, a rimembrare i duelli fratricidi Dovizioso-Iannone del 2016, terminata per fortuna con esito diverso.
Ha provato il possibile e l’impossibile Valentino Rossi, spingendo oltre il limite una Yamaha che oggi sembrava proprio non averne. La lotta a tre in casa Ducati gli ha fatto assaporare il brivido del podio: tutto però è svanito negli ultimissimi giri, dove il Dottore si è dovuto arrendere ad una mesta quinta posizione. Dietro di lui la vera, e a tratti inspiegabile, sorpresa di giornata: Pol Espargaro. Una gara assolutamente esaltante quella dello spagnolo, che in primis ha demolito in termini di risultato, come di consuetudine quest’anno, il compagno ed idolo di casa Zarco; in secundis, è arrivato a pochi secondi dal podio, regalando a KTM il miglior risultato su asciutto. 7° è Franco Morbidelli, davanti a “El Diablo” Fabio Quartararo, autore di una gara in rimonta dopo un errore alla Garage Vert, Cal Crutchlow e Alex Rins. Sfortuna incommensurabile per Maverick Vinales, tamponato da Pecco Bagnaia verso metà gara.