Poche ore dopo la chiusura del Gran Premio di Catalogna i centauri della classe regina sono tornati in pista a Barcellona per una sessione di test ufficiali. Non tutti i team, però, hanno preso parte alle prove di lunedì 18 giugno, soprattutto la scuderia ufficiale della Ducati che ha trionfato nella settima tappa del campionato con Jorge Lorenzo.
Durante la giornata di ieri è stato provato anche un nuovo pneumatico anteriore della Michelin. Si tratta di una mescola diversa che sarà introdotta nella prossima stagione e con cui i piloti hanno iniziato a prendere confidenza.
Altre importanti novità hanno interessato i team singoli, come ad esempio il ‘nuovo’ serbatoio montato sulla Yamaha M1 di Valentino Rossi. Lo scopo è ottenere una nuova ergonomia in sella che dia maggior sensibilità. Una soluzione alla ‘Lorenzo’, ma che parte da esigenze diverse. Insieme al suo compagno di squadra Maverick Viñales, il Dottore ha lavorato sull’elettronica della moto 2018 e altri dettagli cercando di colmare io gap con le moto avversarie.
In pista anche le Honda del team Factory che, con Marc Marquez e Dani Pedrosa, hanno anche provato una nuova carenatura. Per il numero 26 una caduta di lieve entità nel corso del pomeriggio, mentre in mattinata anche Marquez è stato autore di un fuoripista senza conseguenze. Il campione del mondo in carica ha anche ottenuto il primato di giornata, fermando il cronometro sull’1’38″916.
Al lavoro anche il team LCR Honda, che con Cal Crutchlow e Takaaki Nakagami ha lavorato sulla geometria, l’elettronica e le sospensioni. Il nipponico, così come Marquez, è quello che ha percorso il maggior numero di chilometri, con ben 88 giri all’attivo.
La Desmosedici GP18 è comunque scesa in pista con l’alfiere del team Pramac Danilo Petrucci, pilota titolare della Casa di Borgo Panigale a partire dalla prossima stagione. Il ternano ha provato alcuni aggiornamenti sul telaio della sua moto, nello specifico un nuovo rinforzo in alluminio nella parte posteriore, mentre il suo compagno di squadra Jack Miller ha lavorato sulla fase di frenata.
Il team satellite della Ducati ha visto che Lorenzo è stato molto efficace nel Gran Premio di Catalogna negli ingressi in curva e, prendendo il maiorchino come esempio, hanno svolto un piano di lavoro in questa direzione. Entrambi i piloti si sono concentrati anche sul comportamento della moto e sul rispettivo stile di guida, provando a stressare meno le gomme. Per Petrucci è arrivato il quarto crono dietro la Ducati Avintia di Tito Rabat e anche una botta alla gamba dopo una scivolata in curva 9.
Tanto lavoro anche per la Suzuki dopo un Gran Premio non troppo esaltante. I due titolari Andrea Iannone (secondo) e Alex Rins (ottavo) sono stati affiancati dal collaudatore Sylvain Guintoli e hanno girato con il telaio modificato (con la copertura in carbonio) già portato in pista dal numero 42 al Mugello.
Poche novità nel box del team Aprilia Gresini. Aleix Espargaro e Scott Redding hanno messo a punto alcuni dettagli dei rispettivi prototipi portati in gara in attesa del nuovo forcellone in carbonio. La KTM, invece, ha proseguito lo sviluppo della nuova moto in vista della stagione 2019, che segnerà un vero e proprio punto di svolta con l’arrivo di Johann Zarco e la collaborazione con Tech 3. Come per la Suzuki, anche la scuderia austriaca ha mandato in pista i titolati Pol Espargaro e Bradley Smith e il collaudatore Mika Kallio.