Marquez c’è! Vittoria con distacco a Jerez. Harakiri Ducati
06 Maggio 2018 - 16:18
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GP Spagna
Il pilota spagnolo conclude sontuosamente in prima posizione davanti a Zarco e Iannone. Quinto Valentino Rossi, in terra le Ducati ufficiali e Pedrosa

L’unica certezza in questo campionato MotoGP così imprevedibile è che Marc Marquez, partendo dalla prima casella, o dalla quarta, è sempre sul gradino più alto del podio. Partenza non eccellente la sua, scattato dalla quinta piazza e rimastoci nel corso del primo giro. Poi, pian piano, consapevole del suo ritmo, ha passato in successione Crutchlow, Pedrosa e Lorenzo, mettendosi davanti a tutti e imponendo la legge n.93. Da lì in poi un meraviglioso deserto, concluso dalla bandiera a scacchi, che lo porta per la prima volta in stagione in testa al mondiale.

Chi vi arrivava ad Jerez (primo in classifica, ndr), lascia il tracciato spagnolo con un bel po’ di amaro in bocca. Andrea Dovizioso, infatti, dopo essere stato autore di una bella rimonta dall’ottava casella, era riuscito anche ad agganciarsi al trio spagnolo, riuscendo poi a sopravanzare Pedrosa in fondo alla 13. Da quel momento Dovi ha ingaggiato una lotta – prima a distanza, poi ravvicinata – con il compagno di squadra Jorge Lorenzo.

La lotta fratricida ha visto il forlivese tentare un pauroso attacco alla 13, che rischiava di concludersi in una frittata. Il patatrac non si è comunque fatto attendere, qualche giro più tardi, alla curva 8. Dovizioso, più veloce in uscita dalla lunga curva in appoggio sulla destra, ha frenato leggermente più tardi su Lorenzo (oggi davvero competitivo in staccata), di fatto sorpassandolo. DesmoDovi però è andato un pelo fuori traiettoria, consentendo a Lorenzo di re-infilarsi all’interno. Pedrosa, astante spettatore fino a quel momento, ha disegnato una traiettoria molto stretta, che è andata ad intersecarsi con quella del maiorchino.

Risultato di ciò è stato un volo tremendo di Pedrosa, ed una scivolata di Lorenzo che nel contempo ha travolto anche la Ducati di Dovizioso. Gara letteralmente buttata per i tre, autori di un passo davvero competitivo rispetto alla concorrenza. A chi attribuire le colpe di questo fatale incidente è difficile, date le circostanze particolari del caso. Ciò che è certo è che la Ducati lascia la Spagna con un doppio zero in classifica pesantissimo, che lascia la strada spianata verso il mondiale a Marquez.

Sale sul podio, aiutato certamente dal disatro Ducati, Johann Zarco, che risulta essere ancora una volta la migliore delle Yamaha sia in gara, che nella classifica piloti. Ora infatti il transalpino è secondo nel mondiale, a soli 12 punti da Marquez. Terza posizione per Andrea Iannone, che pare averci preso gusto a salire sul podio, davanti a Petrucci, Rossi e Miller. Ottima gara delle Ducati del team Pramac, abili a risparmiare gli pneumatici per poi dare il massimo nella parte finale di gara. Disastro invece in casa Yamaha, con Rossi e Vinales rispettivamente quinto e settimo, piazzamenti però agevolati notevolmente dalle cadute. La M1 si è dimostrata goffa, lenta, e mai in grado di avvicinarsi anche lontanamente a Honda e Ducati.

Ottavo Alvaro Bautista, che porta la sua Ducati del team Angel Nieto – sul tracciato intitolato proprio al defunto campione spagnolo – in top 10, davanti ad un grandissimo Franco Morbidelli e a Mika Kallio, che da collaudatore si prende la soddisfazione di piazzarsi davanti agli ufficiali KTM, con Pol Espargaro 11° e Smith 13°. A punti anche Nakagami, 12°, Rabat 14° e Redding 15°. Cadute d’eccezione per il poleman Cal Crutchlow, a terra dopo pochi giri mentre tentava un rientro sul trio di testa, e per Alex Rins dalla quinta posizione.