Dopo aver fatto la sua comparsa al mattino, la pioggia si è prepotentemente confermata la protagonista di questo weekend. Dopo aver scompigliato le carte al mattino, confermando però un solido Vinales in testa al gruppo, la suddetta pioggia ha pensato bene di aggiungere un pizzico di pepe al tutto, comparendo sul tracciato prima sotto forma di pioggerella, poi calando, per infine riprendere. Da tutto questo marasma oceanico, ne è uscito “vivo”, come di consuetudine, vossignoria Marc Marquez. Ennesima pole per il #93, stavolta sul bagnato, con annessa caduta in curva 6, la stessa del miracoloso salvataggio di venerdì. Crono: 1.40:952. Il mantra ricorrente da inizio stagione è lo stesso: il Mondiale può solo perderlo.
Strepitosa prima fila per Danilo Petrucci e Jack Miller. L’italiano risorge dopo un periodo di buio, in ottica risultati, sfoderando un’ottima prestazione nelle condizioni a lui più congeniali; l’australiano, invece, conferma le buone sensazioni del weekend, agganciando un’importante prima fila, utile anche per riscattare il deludente weekend di Jerez. 4° è Andrea Dovizioso, meno in palla rispetto al solito sul bagnato, e soprattutto preceduto dal compagno di squadra. Dietro di lui, 5°, c’è Valentino Rossi. Ennesima qualifica complicata per il Dottore, bravo ad azzeccare la scelta delle slick in Q1, salvo poi ripeterla in Q2 con scarsi risultati. 7 decimi il distacco accusato con gomme rain: vi è comunque soddisfazione ai box Yamaha per una discreta prima fila.
Chiude la seconda fila Franco Morbidelli, quarto italiano nei primi 6, davanti a Takaaki Nakagami e Jorge Lorenzo. Ottima nona la Aprilia di Aleix Espargaro, mentre chiude la top 10 Fabio Quartararo. Delusione enorme invece per Maverick Vinales, velocissimo nelle FP3, piantato in qualifica, tra l’altro in condizioni simili. Ultimo della Q2 Pol Espargaro, caduto e senza tempo cronometrato. Fuori, tra gli altri, nella pazza Q1 Pecco Bagnaia, Johann Zarco e Cal Crutchlow. Sorprende in negativo Alex Rins, 19° e in difficoltà con le condizioni miste. Disastro, infine, per Andrea Iannone, ultimo.