Danil Kvyat sta provando a ricostruire la sua carriera in Formula 1, dopo aver visto svanire il sogno di guidare la Red Bull nei giorni successivi al Gp della Russia, quando il pilota russo fu retrocesso in Toro Rosso per far posto al lanciatissimo Max Verstappen.
Assorbita con fatica la botta, per diversi mesi Kvyat non è mai stato competitivo, ma nelle ultime gare del campionato ha tirato fuori gli attributi, e la strenua resistenza alle manovre d’attacco di Verstappen nel Gp di Singapore ha convinto la Toro Rosso a confermare il campione GP3 2013.
Nei test Kvyat ha guidato bene, e la squadra lo ha visto carico e molto più concentrato che nel 2016, con la doccia fredda dell’addio alla Red Bull ormai alle spalle. Tuttavia ieri Helmut Marko ha nuovamente riportato a galla quanto successo nel 2016, rilasciando alla stampa dichiarazioni non certo lusinghiere nei confronti del giovane pilota russo.
“Kvyat non riusciva a mettere pressione a Ricciardo. Non era in grado di fare quello che ha fatto Verstappen – ha dichiarato Marko – Ricciardo ha imparato a correre gestendo la pressione, ed è uno di quei piloti che tira fuori il meglio di sè quando ha in squadra qualcuno che lo costringe ad andare al massimo. Più viene stimolato, e più Ricciardo riesce a rendere. E’ evidente che Verstappen stimola Ricciardo, mentre Kvyat non ci riusciva”.