Marcus Ericsson: “In IndyCar non bisogna aspettare le zone DRS per provare un sorpasso”
28 Marzo 2019 - 11:58
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Il pilota dello Schmidt Peterson e riserva di Alfa Romeo Racing promuove la IndyCar, parlando di sorpassi meno artificiali rispetto alla Formula 1

Ieri pomeriggio Marcus Ericsson, rookie in IndyCar con il team Schmidt Peterson Motorsports e attuale terzo pilota dell’Alfa Romeo Racing in Formula 1, ha espresso su Twitter il suo parere in merito all’aggiunta della terza zona DRS per il secondo round stagionale che si terrà questo fine settimana in Bahrain. Lo svedese ha detto la sua usando come metro di paragone proprio la IndyCar, categoria che lo accoglie da due gare e lo ha visto correre per la top five in alcune delle fasi della gara al Circuit of the Americas, della scorsa domenica.

“Una delle cose migliori che ho trovato in IndyCar è il fatto che non abbiamo il DRS. – ha affermato l’ex pilota titolare della Sauber – Questo vuol dire che ci sono scontri più autentici sul tracciato, con ruota a ruota, curva dopo curva. Non devi aspettare la zona DRS per sorpassare, ti basta provarci quando hai l’occasione.”

Un vero e proprio schiaffo quello del 28enne scandinavo alla regina del motorsport mondiale, che ha continuato ponendosi una domanda: “Il DRS può regalare più sorpassi, ma produce davvero più lotte sul tracciato, cioè quello che credo che si voglia vedere?” 

Per concludere, l’ambasciatore di Alfa Romeo Racing ha detto: “Non sto dicendo di avere la risposta. Dalla prospettiva del pilota devi essere più aggressivo e tentare il sorpasso quando ne hai l’occasione, ovunque sul tracciato, anziché aspettare la zona DRS e farlo nel modo più “sicuro” possibile.”

Immagine in evidenza: © Schmidt Peterson Motorsports | Official Twitter Page