Tre anni fa Raffaele Marciello era la grande speranza dell’automobilismo italiano. Il pilota classe ’94 veniva da un’annata trionfale in F3, ed entrava in GP2 in un team importante quale Racing Engineering, forte del supporto della Ferrari e della sua struttura per i giovani piloti del Cavallino.
In questi tre anni Marciello non è riuscito a vincere la GP2 Series, e ha mostrato velocità a sprazzi. L’anno scorso è arrivata la separazione dalla Ferrari, e l’assalto fallito al titolo GP2 2016 ha posto definitivamente fine alla sua permanenza nella categoria e al suo sogno di entrare in F1.
“Le mie possibilità di debuttare in F1 sono inesistenti,” ha ammesso schiettamente il pilota italiano. “Per arrivare in F1 un pilota deve disporre di 10-15 milioni, e io non ho i soldi, perciò non c’è posto per me in F1. 10 milioni per una stagione di F1 è una cifra folle. Se avessi tutti quei soldi me ne andrei in vacanza per il resto dei miei giorni. Bisogna essere realisti e non credere all’impossibile. Serve denaro per arrivare in F1, e se non ce l’hai non puoi arrivarci. E’ importante però non perdere altre chance nel motorsport per correre dietro a una cosa impossibile. In F1 ci sono piloti che ho battuto ai tempi della F3, quindi credo di meritarmi la categoria: io però avrò una carriera diversa, ma penso che saprò togliermi delle soddisfazioni.”
Sul suo futuro, Marciello ha detto: “Sono abbastanza certo che non correrò più in GP2, perché anche se la vincessi poi avrei bisogno di 10 milioni di euro per correre in F1. Cercherò di capire se ci sono delle opportunità per me nel GT.”