La giornata di ieri ha messo in evidenza i lati peggiori di una Ferrari che sembra vivere un momento storico ricco di incertezze. Mentre Fernando Alonso parcheggiava la propria F14T per un problema all’ERS e Kimi Raikkonen lottava per mantenere una misera nona posizione, Sergio Marchionne, dal forum sull’economia di Cernobbio, criticava pesantemente l’operato di Luca Cordero di Montezemolo, chiarendo che all’interno della Ferrari, o in generale della Fiat, nessuno è indispensabile. Una bordata clamorosa che conferma il clima di tensione tra lo stesso Marchionne e Montezemolo.
Ecco le parole di Sergio Marchionne: “Io e Luca siamo amici ma quando ho letto quelle dichiarazioni… Sono cose che non avrei mai detto io di me stesso. Io come amministratore delegato mi considero essenziale, ma so benissimo che sono al servizio dell’azienda. Invece, crearsi l’illusione di essere al di fuori delle regole e della dipendenza che esiste fra azienda e amministratore delegato, non può esistere. La Ferrari è una controllata della Fiat, abbiamo il 90% della proprietà. L’abbiamo fatta gestire da Montezemolo per un certo periodo di tempo perché l’indipendenza della Ferrari anche nel prodotto e nel posizionamento di mercato era importante. Era importante che si separasse dalla Fiat e Chrysler perché agisce in un mondo diverso. Ma io, come tanti altri e come lui (Montezemolo ndr), siamo al servizio dell’azienda. Quando un’azienda cambia idea o comunque quando non c’è più la convergenza di obiettivi, le cose cambiano. Sono due parti della realtà Ferrari che sono importanti per noi come azionisti e per noi come azienda: una sono i risultati economici, i volumi, cosa su cui Luca ha fatto un grandissimo lavoro e gli ho fatto i complimenti”.
Ha proseguito: “L’altro è la gestione sportiva. Il cuore di Ferrari è quello di vincere in F1; io sono un tifoso da anni, è dura vedere la Ferrari in queste condizioni, con i migliori piloti del mondo, con box di una qualità eccezionale e gli ingegneri che sono davvero bravi, che non riesce a vincere nulla dal 2008. La cosa importante per la Ferrari non sono soltanto i risultati economici, ma vincere in F1. E sono sei anni che stiamo facendo una grande fatica. Abbiamo due campioni del mondo e non riusciamo a metterli in condizione di vincere. Mi dà una fastidio enorme.
“È una cosa da riparare e mettere a posto: per noi è essenziale nei mercati rappresentare una Ferrari vincente in F.1. E questo è un punto non negoziabile; è un obiettivo assolutamente chiaro e non possiamo accettare una situazione diversa da questa. Non voglio vedere gente in settima posizione o dodicesima” ha concluso.