Ross Brawn, managing director della Formula 1, sta cercando in tutti i modi di fare da paciere nel rapporto tra Liberty Media e Ferrari, ma oggi si è registrata una nuova spaccatura fra i padroni del Circus e la scuderia più rappresentativa della categoria. La visione della Formula 1 del futuro di Liberty Media, fatta di costi sensibilmente ridotti e motori più semplici e con molte componenti standardizzate, ha mandato su tutte le furie la Ferrari. Sergio Marchionne, spalleggiato dalla Mercedes, ha detto senza mezzi termini che a queste condizioni la scuderia di Maranello non è intenzionata a rimanere in Formula 1.
Al Salone dell’Auto di Ginevra, Marchionne è tornato ad attaccare pesantemente Liberty Media, affermando: “Continuiamo a credere a un progetto che possa essere condiviso e dia un futuro alla Formula 1. La scelta non è solo mia, ma bisogna proteggere il Dna tecnico dei questo sport, del quale la Ferrari è parte integrante. Non voglio che venga diluito da motivazioni commerciali e relative allo show. A noi interessano gli aspetti tecnici e credo che sotto questo profilo Liberty non capisca un tubo: loro devono occuparsi dello spettacolo, ma spetta a noi trattare sui regolamenti. E se ci viene tolta questa possibilità, sinceramente non saprei che senso avrebbe presentarsi alle gare. Liberty deve lasciarci lavorare, e se non ci permette di competere come si deve, andremo da un’altra parte. Se non riusciamo a distinguere un concorrente dall’altro dal punto di vista tecnico, la Formula 1 non mi interessa. Se non si riesce a distinguere una Ferrari da una Mercedes, questo sport non mi interessa. La Formula 1 costa un sacco di soldi; se intraprenderanno la direzione indicata nei mesi scorsi, ce li teniamo a casa e facciamo dell’altro”.
L’obiettivo ovviamente è restare in Formula 1 – ha detto Marchionne – E io mi sto impegnando in tal senso, ma l’accordo deve arrivare da entrambi le parti e con Ross Brown purtroppo non abbiamo ancora chiarito nulla sulle questioni tecniche”.