Con l’avvento di gennaio, si sa, il tempo incalza sempre di più per i team di Formula 1, che devono concentrarsi nel completamento delle monoposto e nella sistemazione dei dettagli per la nuova e imminente stagione, che si aprirà ufficialmente con la sessione di test di fine febbraio.
A poco più di un mese dal debutto, che avverrà sul tracciato catalano del Montmelò il 22 febbraio, la Manor, team britannico nato dalle ceneri della Marussia all’alba del 2015, non ha ancora ufficializzato i due piloti che correranno nel mondiale con le vetture biancorosse. Stando alle ultime indiscrezioni, la cerchia di piloti tra i quali la nuova dirigenza del team pescherà i suoi portacolori si è ristretta a quattro.
Quasi scontata dovrebbe essere la conferma di Will Stevens, 24enne pilota britannico, che ha collezionato finora 20 presenze in Formula 1 (19 nella scorsa stagione e una nel 2014, ad Abu Dhabi, con la Catheram).
Forti sono anche le quotazioni dell’indonesiano Rio Haryanto, soprattutto grazie a un’ingente dote economica supportata dal governo del suo Paese (vedi ‘Haryanto vicino alla Manor grazie al governo indonesiano’). Haryanto, pur non avendo ancora la super licenza necessaria per prendere parte al mondiale, dovrebbe comunque riuscire ad ottenere una deroga grazie alle numerose presenze collezionate in GP2 negli ultimi anni.
Qualche speranza continua ad averla anche l’americano Alexander Rossi, che ha disputato cinque Gran Premi con la Manor nella passata, sfiorando l’impresa di andare a punti nella sua gara di casa ad Austin.
Quasi fuori dalla corsa per il posto sembra invece il talento di casa Mercedes Pascal Wehrlein, campione DTM nel 2015. Sembra, infatti, che la casa di Stoccarda – che fornirà le sue Power Unit alla Manor – non sia più intenzionata a supportare economicamente il debutto del giovane pilota tedesco, che dovrebbe continuare la sua esperienza proprio nel DTM e, contemporaneamente, ricoprire il ruolo di terzo pilota e collaudatore della squadra bi-campione del mondo costruttori.