AUSTIN – Una penalità può permettere a un pilota di partire comunque più avanti rispetto alla posizione in cui si è qualificato? Sì, in questa Formula 1. E grazie a mille penalizzazioni per sostituzioni di componenti delle power unit sulle monoposto di alcune avversari, le penalizzazioni subite da Magnussen e Stroll dopo le qualifiche del GP degli Stati Uniti risultano del tutto ininfluenti.
I piloti di Haas Racing e Williams hanno infatti subito tre posizioni di arretramento sulla griglia di partenza, coi giudici che li hanno ritenuti colpevoli di blocking e condotta scorretta nel corso del Q1. Nello specifico, Stroll ha danneggiato un giro veloce di Grosjean, costringendolo a uscire di pista dopo la penultima curva per evitare un incidente. Magnussen ha invece chiuso la porta in faccia a Perez in curva 13 mentre il pilota della Force India era impegnato in un giro veloce.
Stroll e Magnussen, che si erano qualificati in diciassettesima e ventesima posizione, nonostante la penalità partiranno rispettivamente sedicesimo e diciottesimo. Fra i due scatterà Verstappen, che dovrà scontare quindici posizioni di penalizzazione per la sostituzione di alcune componenti della sua power unit. Stesso destino per Hulkenberg e Hartley, che prenderanno il via dall’ultima fila.