La Haas è il team che ha compiuto i maggiori progressi da un anno all’altro. La scuderia americana, che nel 2017 lottava con fatica per la zona punti, ha iniziato la nuova stagione con meno patemi d’animo, e a Melbourne ha messo in pista una monoposto velocissima e in grado di conquistare senza particolari problemi l’accesso al Q3 con entrambi i piloti. Grosjean e Magnussen hanno chiuso anzitempo la gara a causa di un problema di fissaggio a una gomma durante la sosta ai box, ma tutti e due hanno occupato le zone nobili della classifica nella prima metà del GP d’Australia, con Magnussen addirittura quarto e capace di mandare in confusione Verstappen.
Le malelingue indicano nel troppo stretto rapporto tra Ferrari e Haas la causa dei miglioramenti incredibili del team statunitense, ma Kevin Magnussen è di tutt’altro avviso, e a Motorsport.com ha indicato una chiave di lettura diversa. “Va ringraziata la Dallara – ha detto l’ex pilota della McLaren – La Dallara è una parte importante della squadra e hanno fatto un passo avanti notevole quest’anno. Se guardate la macchina, sembra più curata e pulita in ogni singola porzione, in ogni suo più piccolo dettaglio. La qualità delle componenti è migliorata. Questo è molto, molto importante; significa tanto per noi. Possiamo anche valutare una macchina con il CFD e nelle simulazioni al computer, ma se poi non siamo in grado di costruirla, allora non serve a nulla. La Dallara ha svolto alla grande il suo lavoro, e spero continuino su questa lunghezza d’onda. Del resto anche loro stanno imparando, ed è un bene che siano coinvolti in Formula 1. Questo li aiuta certamente a migliorare non solo la nostra vettura, ma anche tutte le macchine che la Dallara realizza per tantissime categorie del motorsport”.