Continua a destare dubbi e perplessità l’introduzione dell’Halo in Formula 1. Il nuovo dispositivo di sicurezza, che proteggerà da questa stagione l’abitacolo delle monoposto, non ha per nulla convinto diversi piloti, che continuano ad avanzare le loro lamentele dopo la prima tornata di test a Barcellona.
Dopo Pierre Gasly e Sebastian Vettel a fare la voce grossa è Kevin Magnussen, pilota danese alla sua seconda stagione con la Haas. Il figlio d’arte 24enne non ha usato mezzi termini per affermare come l’Halo possa creare dei problemi importanti di visibilità in alcuni tracciati del calendario.
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“Dopo i primi test posso dire che l’Halo è molto fastidioso ed esteticamente brutto – ha detto Magnussen – E’ difficile sia entrare sia uscire dall’auto, così come è complicato inserire e rimuovere il volante. E’ veramente scomodo. Per quanto riguarda la visibilità, una volta che ci si inserisce in curva non dà fastidio perché lo sguardo va alla destra o alla sinistra del pilone. Tuttavia si avverte il suo disturbo nei cambi di traiettoria come le chicane perché devi spostare la visuale ed incontri il pilone centrale”.
“I veri problemi si potranno incontrare in piste come Spa-Francorchamps e Austin, dove ci sono curve con un importante cambio di inclinazione – ha aggiunto il danese – Se stai seguendo qualcuno all’Eau Rouge, per esempio, non sarai in grado di vedere se chi è davanti a te commetterà un errore nella parte più alta della curva se tu ti trovi a metà altezza. Se dovesse andare in testacoda in quel punto, come è successo a me nel 2016, tu non saprai se è andato a muro o meno”.
Magnussen si è anche espresso sull’Aeroscreen, la soluzione alternativa all’Halo utilizzata nella IndyCar: “Sicuramente si tratta di una soluzione esteticamente migliore rispetto a quella vista in Formula 1, anche se penso che questi dispositivi siano da evitare nelle nostre categorie”.