Non è stato un rally certamente positivo per Robert Kubica. Il pilota polacco, come a Monaco e in Svezia, è incappato in alcuni errori abbastanza stupidi che ne hanno compromesso, in maniera inesorabile, la sua corsa. Una condizione difficile per Robert visto che, nonostante le sue ottime doti prestazionali, non riesce a concludere un appuntamento iridato senza incappare in qualche errore. Il punto più basso è stato certamente toccato ieri, quando, per via di una staccata sbagliata, si è ribaltato durante la breve e semplice prova spettacolo da 2 chilometri. Qualcosa che non accade spesso, visto che i piloti preferiscono andare di conserva durante queste prove. Nella giornata di oggi, però, Kubica è incappato in un altro cappottamento, stavolta fatale alla gara del polacco. Ai microfoni di WRC,com, però, Malcom Wilson ha chiarito che M-Sport continua a credere fortemente nel talento di Robert.

Ecco le dichiarazioni di Malcom Wilson: “Sono assolutamente convinto che Robert migliorerà perchè il talento c’è. Ci stiamo concentrando per la seconda parte della stagione soprattutto sui  prossimi rally su asfalto , ma dobbiamo risolvere i problemi che abbiamo messo in mostra negli ultimi appuntamenti. Robert e io abbiamo parlato molto in questi giorni perché non ha molta esperienza nei rally e una guida può fargli soltanto bene. Che sia il proprio compagno di squadra, un ex pilota o un team principal non importa, chiunque esso sia può aiutarlo a comprendere bene il concetto di rally. Forse il consiglio dei suoi compagni di squadra o di qualsiasi ex pilota può aiutarlo a capire il concetto di rally le cose. Robert ha riconosciuto che il suo approccio, oggi, è stato totalmente diverso da oggi. E’ migliorato tanto da quando ha cominciato e con il nostro aiuto migliorerà ancora. Mi ha detto queste parole: “Ho una carriera davanti e sto cominciando a capire il concetto di WRC. Questa mattina il target era tenere il passo di Elfyn, ed era quello che stava facendo. Peccato per l’incidente, perchè Elfyn puntava a finire il rally e quel ritmo, per Robert, era più che ragionevole”.