Che il morale in casa Ferrari si sia alzato ulteriormente è ormai un dato di fatto. La scuderia di Maranello ha brillato nei test pre-stagionali di Barcellona, dopo lo spavento per il muro colpito da Vettel nella seconda sessione. Un assaggio di mondiale, che aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 17 marzo con il Gran Premio d’Austrialia, che lascia un dolce sapore in bocca, visti i tempi e anche i sondaggi che già danno per favorita la rossa sulla Mercedes. Anticipazioni che fanno chiaramente piacere, ma che non devono illudere.
DETERMINAZIONE. La Ferrari ha dimostrato sul campo tutte le sue capacità, con un fiammante 1:16.221 di Vettel che si è imposto come pilota più veloce. Rincuorante, chiaro, ma non sufficiente. L’eterno rivale Hamilton è stato più lento soltanto di tre millesimi rispetto al tedesco, il quale appare più rinvigorito dall’ultima stagione. Un cambiamento mentale, dettato specialmente dall’arrivo di Leclerc, che ha già rombato nei primi giorni con la Ferrari e si è anche detto disposto a battere il suo compagno. Sana e pura competizione quella del ragazzo del Principato, che però è anche segno della sua determinazione. Charles è pronto a rilanciare il progetto con Seb, nonostante il campione del mondo si dichiari più forte che mai.
COESIONE. Una rivalutazione generale della Scuderia che passa sia dal cambio di vertice, con la sostituzione Arrivabene-Binotto che da quello più pratico del pilota. Vettel è stato stimolato dal passaggio del giovane monegasco dall’Alfa Romeo alla Ferrari, con cui ha già dialogato tanto, ironizzando anche sul suo rapporto con l’ex Raikkonen anche fuori dal circuito. Con il finlandese parlava poco, ma si capiva. Una coesione da sottolineare, ma superficiale in chiave mondiale. Vettel ha forse pagato l’assenza di un compagno più “umano” o è stato semplicemente battuto da un avversario più forte? Domande che restano tali, ma che lasciano spunti utili su cui lavorare già in vista dell’Australia.
COMPETIZIONE. Il primo giro di boa arriverà presto e la Ferrari è chiamata a rispondere subito. Anche con toni forti, magari con una doppietta che all’esordio manca dal 2010 con la vittoria di Alonso e il secondo posto di Massa in Bahrain. Lontanissima se pensiamo che l’ultima Mercedes è arrivata nel 2015 in Australia, con il tandem Hamilton-Rosberg. A Melbourne però nelle ultime due edizioni a trionfare è stato Vettel nonostante la pole sia andata sempre per lo stesso numero di volte al rivale inglese. Il pilota britannico non vince da quattro anni alla gara inaugurale, e sebbene sia pronto a sovvertire questo scomodo pronostico, si troverà di fronte piloti con una nuova identità, pronti a dargli battaglia fin dal primo tornante, con Vettel e Leclerc che schiacciano già prepotentemente l’acceleratore.
Filippo D’Angelo