Luca Marmorini: “Con il regolamento 2014 non si parla più di motore ma di power unit”
19 Dicembre 2013 - 20:58
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motore-ferrari-v6-f1-2014Nella giornata di oggi la Ferrari ha presentato ufficialmente la nuova Power Unit 2014 che Sauber, Marussia e la stessa Scuderia Ferrari porteranno in pista dalla prossima stagione. Assoluto protagonista della presentazione è stato Luca Marmorini, Direttore Motori ed Elettronica per quanto riguarda la Scuderia del Cavallino Rampante. L’Ingegnere italiano ha spiegato dettagliatamente tutte le caratteristiche del progetto 059/3 e grazie a delle slide ha presentato agli ospiti in sala un modello 3D della futura Power Train. Da notare come Marmorini abbia chiamato sul palco tutte le persone che hanno coordinato il lavoro insieme a lui negli ultimi due anni, ringraziando tutto il proprio staff per l’eccellente lavoro svolto in termini di sviluppo del nuovo motore turbo. Vi riportiamo i nomi dell’intero gruppo di lavoro (riportato in foto): Mattia Binotto (vicedirettore motori ed elettronica), Enrico Gualtieri (affidabilità motore), Guido Di Paola (progettazione motore), Dave Salters (sperimentazione), Daniele Zecchetti (sviluppo sistemi avanzati), Stefano Lovera (elettronica) e Thierry Baritaud.

MarmoriniEcco le dichiarazioni di Luca Marmorini, Direttore Motori ed Elettronica Ferrari: “Con il regolamento 2014 non si parla più di motore ma di power unit. E’ un progetto molto complesso, su cui lavoriamo da due anni. Ci sarà un motore a combustione da 1600 cc turbocompresso con una portata della benzina limitata a 100 chilogrammi per gara, il che significa che più efficienza ci sarà più potenza sarà disponibile. Al turbocompressore sarà collegato un motore elettrico che fungerà anche da generatore, permettendo così di recuperare energia anche dai gas di scarico. Un secondo motore elettrico permetterà, così com’è avvenuto finora, di recuperare energia dalla frenata ma avrà una potenza pari circa al doppio rispetto a quello attuale. Tutta l’energia generata dai motori elettrici sarà immagazzinata in un pacco batterie molto più grande e potente di quella esistente ma manterrà la sua collocazione sotto il serbatoio benzina. Il sistema di controllo elettronico sarà ancor più sofisticato rispetto a quello esistente per coordinare e gestire tutte queste unità elettromeccaniche. Un regolamento nuovo, una sfida affascinante, che pone grande enfasi sul recupero dell’energia e sull’efficienza della propulsione”.