Jorge Lorenzo lascia Buriram dopo una difficile tre giorni di prove. Il pilota della Ducati sembra soffrire la nuova pista, che sarà teatro del primo Gran Premio della Thailandia ad ottobre, ma nel fine settimana di test il lavoro del box di Borgo Panigale è comunque stato tanto.
Si parte dalle nuove carenature aerodinamiche fino tornare indietro alla Desmosedici GP17, provata nell’ultima parte della terza giornata. I giri sul prototipo dell’anno scorso sono serviti al maiorchino per trovare alcune risposte che non erano arrivate nei giorni precedenti.
La nuova creazione di Luigi Dall’Igna e del suo staff, però, migliora il modello precedente in alcuni punti ma pecca in altri e, in generale, la performance sembra più alta della GP17. Si assisterà quindi ad una evoluzione ulteriore della moto di quest’anno? Quello che è certo è che il numero 99 vorrebbe portare gli aspetti positivi della moto passata su quella attuale.
“A Sepang mi sentivo competitivo, molto meglio di qui – esordisce Lorenzo, che ha chiuso ben oltre la Top 10 della combinata con il tempo di 1’30″790 – Non sono riuscito a trovare le sensazioni e a fare bene in questa tre giorni di prove. È anche vero che non ho provato un time attack e che posso confermare che la nuova moto mi piace di più. Ci sono però degli aspetti della GP17 che vorrei portare sulla GP18, e in Qatar proveremo a fare esattamente questo tipo di lavoro, per cercare di migliorare ulteriormente”.