Lorenzo: “Non prendete esempio dal mio gesto di Assen. E’ stato doloroso e ho avuto paura”
12 Luglio 2013 - 12:30
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La decisione di Jorge Lorenzo di correre ad Assen appena 36 ore dopo l’intervento chirurgico alla clavicola è stato uno degli argomenti che sono saltati fuori durante la consueta conferenza stampa pre-gara di ieri al Sachsenring. Il gesto del pilota della Yamaha ha raccolto lodi da tutte le parti e Lorenzo non ha evitato di affrontare l’argomento davanti ali addetti ai lavori. La gara di Lorenzo verrà sicuramente ricordata come una delle più coraggiose degli ultimi anni e il quinto posto raccolto in Olanda per lo spagnolo ha il sapore della vittoria. Ma non avrà esagerato a compiere una corsa in quelle condizioni? La conferenza stampa di ieri si è basata soprattutto su questo punto e sulla questione sono intervenuti anche Crutchlow e Rossi, presenti in sala stampa per le rituali dichiarazioni pre week-end.

Lorenzo ha commentato così la propria corsa ad Assen: “Sono rimasto davvero sorpreso di avere avuto la possibilità di correre ad Assen, ma sono anche sorpreso dal recupero molto veloce che sto avendo. Ogni giorno mi sembra di fare dei grossi miglioramenti, anche perché un fisioterapista che lavora con me ogni giorno, mattina e pomeriggio, quindi sono molte ore di lavoro insieme. Io non mi sento al 100%, ma mi sento comunque molto meglio rispetto ad Assen, il che è molto positivo. E’ stato doloroso e ho avuto paura, ma è stato abbastanza per finire in quinta posizione ed perdendo solo due punti. Era quella la cosa più importante.” 

Lo spagnolo ha voluto comunque precisare che il suo gesto non è da prendere come esempio. Casi come quello di Lorenzo sono da prendere con le pinze, perchè possono risultare armi a doppio taglio. Bisogna sempre ricordarsi che la sicurezza viene prima di tutto e correre con qualcosa di rotto non è proprio la soluzione ideale per un pilota. Ecco come si è espresso Lorenzo in tal senso: “Non fatelo! Per favore, non fate come ho fatto io! Penso che i piloti che, in futuro, dovessero incorrere in lesioni simili alla mia non devono, o non dovrebbero, prendere la mia gara di Assen come esempio. Alcuni amici mi hanno detto che un pilota italiano ha rotto il braccio destro e voleva correre già la settimana successiva o dieci giorni dopo. Questo non va bene. Non è logico. Devi considerare come si sente il tuo corpo: se ti senti a posto per correre e mentalmente forte, allora puoi farlo, ma Assen non dovrebbe essere presa come esempio da nessuno”.