Lorenzo dopo il botto: “Sto bene, spero di correre in Thailandia”. E punta il dito contro Marquez
23 Settembre 2018 - 18:36
|
GP Aragona
Il maiorchino, fuori al via dopo un sorpasso di Marquez, è vittima anche di un infortunio. In forse la gara a Buriram

La gara al MotorLand di Jorge Lorenzo si chiude con una caduta alla curva 1 pochi secondi dopo lo spegnersi del semaforo. Per il maiorchino del Ducati Team, che iniziava la sua prova dalla pole position, un disarcionamento dalla sua Desmosedici GP18 in piena frenata e, come poi detto dallo stesso numero 99, successivo ad un attacco di Marc Marquez (Repsol Honda), poi vincitore. Dislocazione dell’alluce e microfrattura al piede della gamba destra (metacarpo) dice il referto e il prossimo Gran Premio della Thailandia in forse.

“Sono impotente e arrabbiato per quello che è successo, con il sorpasso di Marquez non ho potuto affrontare la curva come avrei voluto. Ho dovuto allagare, entrare nella zona sporca dove ho aperto il gas per non perdere troppo terreno e sono caduto – racconta Lorenzo accusando il futuro collega – Vediamo se posso correre in Thailandia. La cosa che mi fa arrabbiare è che da fuori non si vede la manovra. Il suo è stato un sorpasso con blocco e per non perdere le posizioni ho dovuto dare potenza. Guardando le immagini sembra che sia colpa mia, un mio errore, ma non è così. La mia gara è stata rovinata, come la mia possibilità di vincere. La fine del campionato adesso non sarà facile. Spero solo che Marc adesso venga ad accertarsi delle mie condizioni fisiche e a chiedere scusa. Non deve farlo più, senno sarò costretto a cambiare anche io il modo di guidare”.

Lorenzo, in stampelle dopo la visita al centro medico e a zero punti a fine gara, scivola al quarto posto in classifica generale.