Lorenzo a Rossi: “Non è necessario essere amici.”
23 Gennaio 2013 - 12:44
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Se nel 2008 Jorge Lorenzo arrivò in Yamaha a fare da compagno di squadra a un campione affermato come Valentino Rossi, quest’anno i ruoli si sono capovolti: Rossi, dopo due anni di delusioni in Ducati ritorna al “vecchio amore” Yamaha, e per rendere la sua seconda avventura nella casa del Diapason vincente deve battere quel Lorenzo che ora è il pilota più forte e completo della Moto Gp.

Dal canto suo Lorenzo è molto sicuro di sè, e del resto dopo il titolo appena conquistato sarebbe difficile esserlo: la situazione all’interno della squadra è perfetta, e dal punto di vista agonistico il ritiro di Stoner assottiglia la lista degli avversari temibili per il lorenzo_helmet_02_slideshow_169campionato. Lorenzo non ha paura di Rossi, e riguardo al nove volte campione del mondo ha dichiarato: “Non è necessario essere amici, le moto da corsa non sono come il calcio o il basket, la  MotoGP non è uno sport collettivo, anche se si condivide una squadra con un altro pilota devi solo provare a fare il tuo lavoro e cercare di avere un buon rapporto con tutti nel box. Questo non significa dover fare amicizia, se si è amici è meglio, ma non è necessario essere amici per lavorare assieme.” Insomma: se qualche anno fa un muro fisico divideva i box di Rossi e Lorenzo in Yamaha quest’anno potrebbe dividerli il muro dell’amicizia, mai scoccata tra i due negli anni di lotte in Moto Gp.

Lorenzo si è mostrato piuttosto contento dell’arrivo di Vale in Yamaha, anche perchè avere un compagno veloce è sempre stato per “Porfuera” uno stimolo a rendere meglio. “Penso che sia una grande opportunità pValentino-Rossi-Sachsenring-03er me avere Valentino in Yamaha. Sarà più competitivo con la Yamaha e sarà più veloce (rispetto ai due anni in Ducati, ndr). Sarà difficile batterlo ma è una grande opportunità avere un compagno di squadra come lui, è un bene avere un team-mate che ti spinga al massimo. Penso che sia positivo il ritorno di Valentino in Yamaha, se sarà competitivo e sono sicuro che lo sarà, mi spingerà ad aumentare il limite.” Insomma: tanto rispetto, ma zero timore e molte motivazioni in più in vista della stagione 2013.