L’opinione di Wilson e Sato: “Le condizioni di Long Beach non permettono il ritorno della F1”
25 Aprile 2014 - 13:08
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long-beach-2013Nonostante il recente accordo con la IndyCar, il comitato organizzatore del Gran Premio di Long Beach continua a pensare alla Formula Uno. Come dichiarato dagli organizzatori poche settimane fa, l’accordo con la serie americana non chiude le porte a un possibile ritorno del circus a Long Beach, ipotesi che stuzzica parecchio Bernie Ecclestone, visto che di recente ha dovuto annullare il Gran Premio del New Jersey. L’idea di Ecclestone è abbastanza chiara: affiancare al Gran Premio di Austin un’ulteriore corsa negli Stati Uniti e Long Beach, considerando il fascino e la storia che racchiude, potrebbe essere una soluzione abbastanza interessante. Takuma Sato e Justin Wilson, però, ai microfoni di Autosport, si sono detti abbastanza scettici su un possibile ritorno della Formula Uno a Long Beach, dichiarando che l’attuale stato del tracciato semi-permanente non si allinea agli standard richiesti dalla FIA.

Ecco le parole di Takuma Sato: “Non so se una macchina attuale di Formula 1 potrebbe assorbire le condizioni della superficie che ci sono qui. Sono più del parere che non possaDovrebbero riasfaltare come fanno ogni anno a Montecarlo. Il resto del circuito è semi-permanente, quindi hanno una superficie molto liscia. Ma è davvero una corsa cittadina. Anche per noi in IndyCar è molto ondulato. Si dovrebbe fare un sacco di lavoro”.

Ecco invece l’opinione di Justin Wilson: “Amiamo venire qui perché è Long Beach, c’è un sacco di divertimento, ma una macchina di Formula 1 non può girare qui. Si lamenterebbero delle gobbe, dovrebbero riasfaltare tutto dopo averlo livellato. Ho sentito la storia del ritorno della Formula 1 e mi son fatto una risata. Non c’è modo che qui si possa correre ancora una gara di Formula 1. Negli anni 80 si poteva fare, ma ora non ha senso. È un grande evento, ci piace. Ma, per dare un riferimento, il circuito di Monaco è liscio come Indianapolis a confronto. Se venissero a Long Beach resterebbero scioccati”.