Come Johan Kristofferson pochi minuti prima, anche Benjamin Leuchter ha ottenuto la sua prima vittoria nel WTCR sul circuito del Nordschleife. Grande festa quindi per Volkswagen che oggi ha conquistato due successi, dopo la pole position del tedesco guadagnata giovedì sera. L’esordiente della Golf, nonostante il posto in prima fila vicino a lui e le difficoltà alla frizione di Guerrieri, ha dovuto lottare con i denti per poter mantenere la leadership della gara al via. Rispetto al suo compagno di squadra, la sua vittoria è stata più sudata dato che gli avversari non lo hanno mollato per tutti i tre giri.
Mentre nelle prime posizioni Leutcher e Guerrieri si contendevano la testa della corsa, alle loro spalle un maxi incidente ha avuto luogo in curva 1. Ad iniziare la carambola un contatto tra Farfus e Monteiro ha costretto il brasiliano al ritiro per il danneggiamento del passaruota anteriore destro, mentre il portoghese è finito in testacoda. Pochi metri più avanti anche la Hyundai di Michelisz ha abbandonato la corsa a causa di un problema alla trasmissione dopo un contatto con Vervisch.
Harakiri in casa Lynk&Co con un contatto tra Bjork e Priaulx che ha portato entrambi a rientrare ai box, il primo per il danneggiamento della sospensione e il secondo per foratura. Ehrlacher, invece è stato tamponato da Coronel e spedito direttamente in pit-lane.
Un altro dei protagonisti delle prime file, ad essere eliminato nel corso del primo giro, è stato Attila Tassi. L’ungherese, già prima del via, soffriva problemi di surriscaldamento all’anteriore. Nel settore 4, ha quindi dovuto parcheggiare la sua Honda Civic su cui ha preso fuoco la zona anteriore destra.
Questo caos generato solamente nel tracciato da gran premio, ha portato a maestosi cambiamenti in classifica. JK Vernay è balzato dal 15° posto al 4°, Ceccon dal 21° al 13°, Ma dal 27° al 16° e Azcona dal 25° al 17°. Alcuni cambi di posizione si sono verificati anche in fondo al lungo rettilineo finale. Guerrieri ha dapprima sopravanzato Leutcher per la prima piazza, ma una chiusura estrema del tedesco ha portato l’argentino a perdere il controllo della Civic e anche la posizione. Dietro di loro, invece, Vernay ha ottenuto anche il 4° posto a svantaggio di Tarquini.
Al secondo giro un doppio errore della wild card Antti Buri ha portato lo stesso a passare da sesto a quindicesimo in un primo momento e poi a essere escluso dalla zona punti da Mikel Azcona. Il vero punto chiave della gara è il tentativo di sorpasso di Catsburg su Muller. Il francese ha chiuso eccessivamente il pilota Hyundai, costringendolo ad andare sull’erba. Johan Kristofferson, a sua volta, per evitare la i30 è andato a grande velocità sull’erba, tagliando davanti alla Hyundai e impattando violentemente contro le barriere. Per fortuna il pilota è uscito autonomamente dalla Golf senza conseguenze.
All’ultimo giro le battaglie principali hanno avuto luogo nelle zone limitrofe della zona punti. Un contatto tra Ma e Langveld all’hairpin del circuito GP ha portato fuori pista l’olandese e sotto investigazione il cinese. Ad approfittarne è stato Mikel Azcona che ha guadagnato due posizioni, poi perse nuovamente proprio a vantaggio dei piloti Alfa Romeo e Audi.
Al termine dell’ultima tornata quindi Benjamin Leuchter ha tagliato per primo il traguardo di Gara 3 precedendo un incredibile Frederic Vervisch. Terzo posto per il leader Esteban Guerrieri che allunga incredibilmente sugli inseguitori, tutti fuori gara durante il primo giro. Quarto posto per Vernay che ha preceduto Gabriele Tarquini. Ottimo risultato in casa ComToYou, lato Cupra, con Tom Coronel sesto davanti al team mate Aurelien Panis, entrambi davanti alla Hyundai di Nicky Catsburg. Ottavo posto per l’Audi di Gordon Shedden che ha avuto la meglio sulla Lynk&Co superstite, quella di Yvan Muller. Undicesimo posto per Kevin Ceccon con la prima delle Alfa Romeo. L’italiano ha chiuso davanti a Niels Langveld e all’altra Giulietta Veloce, quella di Ma Qinghua. Azcona quattordicesimo precede Antti Buri quindicesimo, ma il suo ultimo punto lo prende Mehdi Bennani.