Continua il dominio della Toyota nelle sessioni di qualifica della prossima 24 Ore di Le Mans, secondo appuntamento della Super Season del FIA World Endurance Championship 2018. Dopo la miglior prestazione fatta segnare nelle libere, infatti, il trio formato da Nakajima/Alonso/Buemi è riuscito a staccare il miglior tempo nella prima sessione di qualifica, precedendo per circa un decimo l’altra TS050 dell’equipaggio formato da Conway/Kobayashi/Lopez. Da notare che a segnare il miglior tempo è stato Kazuki Nakajima. Una sessione senza storia dove i team japponese è riuscito a staccare le LMP1 non ibride di circa due secondi e due. Un bel gap se consideriamo che nella giornata di domani è prevista pioggia (e che quindi molti team hanno deciso fin da subito di spingere al massimo). Da notare che rispetto alla sessione di libere, Fernando Alonso è apparso molto più a suo agio con la TS050, soprattutto nei curvoni veloci.
Per quanto riguarda le LMP1 private, Sarrazin/Isaakyan/Orudzhev sono stati i più veloci con la BR1 motorizzata Aer della SMP Racing, staccando un tempo di 3’19″483, due secondi e due, appunto, più lenti della Toyota di Kazuki Nakjima. Seguono le due Rebellion R13-Gibson di Lotterer/Jani/Senna e Laurent/Beche/Menezes, staccate da circa tre decimi, la BR1- Gibson della DragonSpeed con Hedman/Hanley/Van der Zande (autori di un lungo alla chicane Dunlop durante il tredicesimo passaggio.ndr) e dalla seconda BR1 motorizzata Aer della SMP Racing del trio Button/Aleshin e Petrov. Indietro invece le Ginetta, rallentate da tantissimi problemi di affidabilità. La prima, quella di Robertson, ha chiuso col nono tempo, mentre la seconda non è andata oltre il venticinquesimo tempo.
Nelle LMP2, invece, Paul-Loup Chatin ha portato la Oreca 07-Gibson della IDEC Sport al comando della classifica, staccando un tempo di 3:24.956. Seguono l’equipaggio formato da Perrodo/Vaxivier/Duval, staccato dalla vetta da appena due decimi, seguito dalla G-Drive dell’equipaggio formato da Pizzitola/Vergne/Rusinov e dalla prima DragonSpeed di Gonzalez/Maldonado/Berthon. Solo sesta la United MotorSpors con alla guida Paul Di Resta.
Parlando delle GT, clamoroso dominio delle Porsche 911 RSR del team ufficiale, con Gimmi Bruni che ha ottenuto un sorprendente 3’47″504, rifiliando 1″6 all’altra 911 RSR di Christensen/Estre/Vanthoor. Da notare che l’italiano ha commesso un errore al secondo giro cronometrato, aggredendo il cordolo alla chicane Dunlop e finendo sulla ghiaia. Sessione finita anzitempo per lui e questo non ha permesso a Lietz e Makowiecki di qualificarsi (nessun giro per loro). Terzo tempo per la Ford GT #66 del team Ganassi (Mucke/Pla/Johnson), seguita dalla vettura gemella di Hand/Muller/Bourdais.
In difficoltà la Ferrari: Alessandro Pier Guidi non è andato oltre la quinta piazza, staccato di oltre due secondi dalla Porsche di Gimmi Bruni. Indietro anche le BMW, con le M8 GTE alle prese con qualche piccolo problema di gioventù (nono tempo per l’equipaggio formato da Farfus/Da Costa/Sims).
Dominio Porsche confermato anche in GTE/Am, con la 911 RSR di Matteo Cairoli che ha portato dal comando l’equipaggio del team Dempsey-Proton Racing. Appuntamento a domani per le ultime due sessioni di qualifica dal circuito di Le Mans,