La FIA tira dritto per la sua strada, e non vuol sentir ragioni. Nonostante le critiche pressoché unanimi degli appassionati di motorsport, nel 2018 verrà introdotto in Formula 1 l’Halo, il sistema di protezione della testa del pilota dal look poco accattivante.
Jean Todt è fermo sulle sue posizioni, tanto che sulle critiche per l’atteggiamento ferreo della FIA ha detto: “Non mi interessano le critiche. Onestamente non le prendo in considerazione. Mi darebbe molto più fastidio se succedesse qualcosa di brutto e non avessimo fatto di tutto per impedirlo. Se avete visto gli ultimi terribili e mortasli incidenti del motorsport, sono avvenuti tutti nella zona della testa del pilota. Credo ce ne saranno altri, perciò è giusto fare qualcosa”.
A dimostrare ancor di più che non vi è possibilità di ripensamenti in materia di Halo, vi è l’ultima idea di Todt e soci: dare un colore diverso all’Halo del pilota che è in testa al mondiale. “E’ un’idea che mi piace quella di dare un colore diverso all’Halo di colui che guida la classifica piloti. Un po’ come la maglia gialla al Tour De France e come avviene in generale nel ciclismo. Inoltre vorrei che fossero visibili anche i nomi dei piloti sulle monoposto”.
La proposta sul colore dell’Halo dovrebbe essere uno dei punti chiave di discussione nel prossimo Strategy Group. Nel frattempo continua a rimanere inascoltata la richiesta di Horner di discutere al più presto le regole in materia di penalizzazioni in griglia e i limiti sui motori utilizzabili nell’arco di un mondiale.