Diverse erano le questioni lasciate in sospeso durante la Race of Germany di questo week-end. I contatti tra Gabriele Tarquini e Rob Huff e tra Ma Qinghua e Niels Langveld erano stati posti sotto investigazione dai commissari e attendevano una risposta. Nel primo caso il ‘Cinghio’ era entrato in contatto con l’inglese buttando la Golf dell’avversario contro le barriere alla curva Karussell. Per quanto riguarda l’altra situazione, un fianco a fianco tra i due piloti ha visto il cinese spingere nella sabbia l’Audi dell’olandese al tornante del GP Strecke.
L’episodio di Gara 2 al Karussel ha visto assegnare una penalità di 30 secondi ai danni del pilota abruzzese. Tarquini è passato dal 4° posto finale al 23°, perdendo così i 13 punti che aveva conquistato. Al quarto posto sale dunque Attila Tassi che ottiene così il suo miglior risultato in carriera nel WTCR. A guadagnare l’ultimo punto disponibile non è più Tiago Monteiro, giunto 16° e promosso in 15a piazza, ma Yvan Muller. Con questo risultato il pilota della Hyundai perde il sesto posto in classifica, a vantaggio di Mikel Azcona (127). Ora l’italiano è 7° con 118 punti contro i 131 precedenti.
Il contatto sul finale di gara tra Ma e Langveld ha portato i giudici di gara a comminare una penalità di tempo di 5 secondi al pilota dell’Alfa Romeo. Il cinese perde così la sua 13esima posizione retrocedendo in 15esima. A fare un salto in avanti sono Mikel Azcona che guadagna un punto dalla sua 13esima piazza e Antti Buri ora 14°. Essendo che il pilota finlandese ha partecipato da wild card, a lui non vengono assegnati punti, quindi il portacolori del Romeo Ferraris ha perso solo un punto da questa retrocessione.
Oltre a questi due episodi, la Federazione ha squalificato da Gara 2 la Hyundai i30 di Nicky Catsburg. Il motivo di questa decisione è legato al fatto che sulla vettura sudcoreana ha superato il limite di potenza nel corso della gara. Con l’esclusione dell’olandese, che aveva ottenuto il 12° posto, Thed Bjork prende in eredità la sua posizione, mentre Azcona, Monteiro e Muller fanno un passo in avanti. Mehdi Bennani eredita così l’ultima posizione a punti rimasta.
Dopo questa serie di penalità la classifica vede Guerrieri sempre leader, ora con 215 punti, seguito a 170 da Michelisz e a 161 da Bjork. Girolami e Vervisch mantengono il loro punteggio rispettivamente di 154 punti e 132, non essendo influenzati da spostamenti in classifica.