Le parole degli uomini Ferrari dopo la disfatta di Singapore
17 Settembre 2018 - 15:32
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GP Singapore
Per Arrivabene nulla è ancora perduto: la lotta continua

Il Gran Premio di Singapore è stato tutt’altro positivo per la Ferrari, che su una pista sulla carta ‘amica’ contava di ridurre il gap in classifica da Lewis Hamilton e dalla Mercedes in entrambe le classifiche iridate. La notte di Marina Bay, però, è stata nel segno del campione del mondo in carica, mentre Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen non sono riusciti ad andare oltre il terzo e il quinto posto, complice una strategia confusa e una SF71H poco a suo agio tra le strade cittadine del circuito asiatico.

Sebastian Vettel sul podio

SEBASTIAN VETTEL

“Vincere non è mai facile, anche se era il nostro obiettivo. La qualifica non era andata come volevamo e non eravamo riusciti a dare il meglio di noi stessi. Partendo dalla terza posizione, dovevamo provare qualcosa di diverso, ma non ha funzionato e ci siamo ritrovati nella stessa posizione all’arrivo. Ero partito bene e dopo aver passato Max per un po’ sono stato secondo, ero d’accordo con la chiamata ai box, sapevo che mi sarebbe servito un super-giro di uscita per cercare di stare davanti ma non è andata così. Ho perso tempo dietro a un’altra macchina e i freni si sono un po’ surriscaldati, c’è mancato poco ma abbiamo avuto la peggio. Ho piena fiducia nella squadra perché, stando seduto in macchina, non posso sapere tutto quello che succede e mi fido di loro. Il nostro obiettivo non era quello di finire terzi, ma in gara non siamo stati abbastanza veloci”.

KIMI RAIKKONEN

“In gara non è successo granché; la macchina si comportava bene e avevamo una buona velocità, ma il più delle volte siamo rimasti bloccati dietro a qualcuno e abbiamo dovuto gestire le gomme. In questa pista è impossibile sorpassare, a meno che chi ti sta davanti non commetta un grosso errore. Potevo vedere che Bottas aveva difficoltà con la gomma anteriore destra e a volte andava in bloccaggio; riuscivo ad avvicinarmi a lui, ma non abbastanza per superarlo. Nel settore centrale del tracciato diventava anche difficile seguirlo perché perdevo carico aerodinamico. Nel primo stint eravamo rimasti fuori più a lungo sperando in una Safety Car, ma non è successo. La qualifica qui è la chiave di tutto, ovviamente quando parti dietro la tua gara finisce per essere noiosa, bloccato dietro ad altre macchine. Non c’è stato modo di usare tutta la nostra velocità. Ovviamente volevamo di più, abbiamo fatto quello che potevamo ma questo è tutto quello che abbiamo ottenuto”.

MAURIZIO ARRIVABENE

“Chi ha vinto lo ha fatto con merito. Dopo il sorpasso di Sebastian su Verstappen abbiamo provato una strategia aggressiva, tentando l’undercut con le gomme Ultrasoft. Purtroppo, nel giro chiave ci siamo trovati dietro un’altra vettura che non ci ha permesso di essere abbastanza veloci. Nonostante il risultato, nulla è perduto. Con calma e determinazione affronteremo le sei gare che restano, per lottare fino alla fine”.