Le pagelle di Suzuka | Le solite Mercedes. Alonso poco elegante, ma molto sincero
28 Settembre 2015 - 16:58
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Ham e RosbergLewis Hamilton, voto 10 e lode – Questa volta è la Mercedes a lamentarsi di non essere mai inquadrata, ma si lamenta sul serio! La colpa è solo di questo signore qui, che quando ha la macchina a posto, saluta tutti alla prima curva e se ne va. Sfrutta la dormita di Rosberg in partenza per non essere mai più raggiunto. Fa quello che gli pare e raggiunge Ayrton Senna per numero di vittorie (le statistiche dicono questo, poi se le vittorie di Senna valevano di più poco possiamo farci, puff), non una cosa da poco. Adesso nel mirino c’è Vettel. Weekend perfetto, mette in una cassaforte ancora più solida il suo terzo titolo mondiale.

Nico Rosberg, 6.5 – In pole position, occasione di mini rimonta nei confronti del compagno di squadra, dovrebbe partire come se non ci fosse un domani, invece canna terribilmente l’approccio dopo i primi metri. Parte bene per carità, ma già alla prima curva è quarto. Poco cattivo, tanto rassegnato. Bene nella rimonta al secondo posto, e solo per questo si merita la sufficienza piena. Stagione deludente, è sembrato arrendevole già dopo un paio di gare. Ha contributo a farci vivere un mondiale più noioso delle aspettative.

VettelSebastian Vettel, 7.5 – Ottima partenza da quarto a secondo, non riesce a tenere il passo di uno straordinario Hamilton e di un’imprendibile Mercedes. Purtroppo per lui Rosberg era troppo veloce, ed il terzo posto è il massimo per questa gara. Si scusa alla fine, ma senza alcuna ragione.

Kimi Raikkonen, 7 – Anche per lui una buona partenza, riesce ad approfittare della sfortuna di Ricciardo per piazzarsi dietro Bottas. Sorpassare la Williams in rettilineo è complicato, e non essendoci altri modi per guadagnare posizioni a Suzuka l’unica soluzione è l’udercut, ben riuscito. Il quarto posto è il massimo.

Valtteri Bottas, 6.5 – Un po’ la stessa gara di Raikkonen, solo che lui ha perso la posizione nei confronti del connazionale. Impossibile tenere dietro la Mercedes di Rosberg, fa quel che può contro la Ferrari di Kimi, vanamente. Quinto posto comunque importante, che conferma un ottimo periodo dopo alcune gare buie.

Hulkenberg e RaikkonenNico Hulkenberg, 7.5 – Finalmente! Nico a Suzuka ha tirato fuori una delle migliori gare del campionato. Sesto posto che fa tanto morale dopo aver preso paga dal compagno di squadra per parecchi weekend. Bentornato.

Romain Grosjean, 7 e Pastor Maldonado, 8 – Le due Lotus chiudono in settima e ottava posizione, correndo davvero bene nonostante il disastro societario in attesa della Renault. Nota di merito per Pastor, che ha recuperato dalla tredicesima posizione, sicuramente la sua miglior prestazione stagionale, forse anche da quando è in Lotus.

Max Verstappen, 8 e Carlos Sainz, 7 – I due ragazzini della Toro Rosso continuano a fare ottime gare. Max recupera addirittura dalla quindicesima posizione, mentre per Sainz un punto che sta stretto. Verstappen recupera nei confronti del compagno di squadra 1.5 – 2 secondi al giro nel finale, causa ovviamente gomme con vita diversa. Altro smacco per Carlos che può comunque essere soddisfatto della sua corsa. Questi due hanno un grande futuro.

Alonso e SainzFernando Alonso, 7 (di simpatia) – Se cercate qualcuno che scrive con simpatia di Fernando Alonso, avete sbagliato persona, però di fronte ad un campione del mondo costretto a lottare per non essere sorpassato in rettilineo dal primo che passa non si può fare altro che dargli ragione. I team radio nei confronti della Honda, in casa della Honda, sono tanto pesanti e poco professionali quanto sacrosanti. La sua peggiore stagione della carriera, e non ci riferiamo per i punti conquistati. Non ha mai azzeccato una scelta professionale dal 2006 in poi, tempismo inappropriato, ma che sfiga. Sarà nuovo divorzio con la McLaren e, questa volta, anche con la Formula 1? Per ora Ron Dennis lo conferma, ma a Woking non sono contenti.

 

Sergio Perez, 5.5 – Sfortunato, perchè in partenza a Suzuka è facile essere vittime di incidenti o contatti al limite, e questa volta è toccato a lui. Fuori alla prima curva e rimonta fino al dodicesimo posto. Prima gara sottotono dopo mesi sempre davanti a Hulkenberg. Non saranno contenti gli amici della pagina Facebook “Sergio Perez Italian FanPage“, che ci seguono costantemente e che salutiamo, ma oggi non ci sentiamo di dare la sufficienza a Checo. Si riscatterà a Sochi.

KvyatDaniil Kvyat e Daniel Ricciardo, 4.5 – Per un motivo o per un altro, due gare compromesse all’inizio: l’australiano parte bene ma fora in un contatto con Massa alla prima curva, mentre Kvyat commette un errore banale al sabato che lo porta a distruggere la macchina. Tredicesimo e quindicesimo posto per loro. Si sapeva che la Red Bull avrebbe faticato, ma così è esagerato.

Marcus Ericsson, 4 – Peggio che andar di notte! La Sauber dopo il primo quarto di campionato è praticamente scomparsa, salvo qualche rara eccezione. La versione B è peggiore della A.

Jenson Button, 6 (di stima) – Che peccato dover finire la carriera con un catorcio del genere. La macchina non è neanche male, ma la componente Honda è da mani nei capelli. Ron Dennis lo conferma per l’anno prossimo, ma gli occhi lucidi nella Press Conference di giovedì dicono tutt’altro. O forse piange all’idea di dover continuare con la McLaren Honda? Comunque vada, in bocca al lupo JB.

Will Stevens, 1 – Andiamo sul ridere: la Manor è lenta, però viene penalizzato per eccesso di velocità ai box. Il paradosso dell’ultimo classificato. Nota di merito a Rossi (voto 6), che alla sua seconda gara in Formula 1 gli sta vicino per tutto il weekend, salvo poi passarlo per via dell’ingenuità del compagno di squadra.

EXTRA PISTA

Vettel e Rosberg in Press Conference, 10 – La questione della pressione delle gomme è stata messa in secondo piano dopo l’ottima prestazione della Mercedes a Suzuka, ma Rosberg risponde così ad una domanda: “Tutto perfetto con la pressione delle gomme”. Allora Vette, per scherzare interviene mentre Nico parla: “Ancora un po’ bassa?”. Cala il gelo, ma Vettel chiarisce subito: “Era una battuta, stavo scherzando. Puoi ridere”. Hamilton intima di andare avanti. La risata di Rosberg si è vista, ma molto tirata e forzata. Sù Nico, ridere fa bene ed è gratis.