Lewis Hamilton, voto 10 – In testa dall’inizio alla fine costruisce la sua vittoria con un giro perfetto in qualifica e con una partenza pressoché perfetta. Rosberg (voto 7) lo favorisce partendo a gambero. In queste occasioni esce fuori sempre il più forte, e l’inglese lo é indubbiamente.
Romain Grosjean, 9 – Weekend sontuoso per la Lotus nuovamente a podio. Il francese tallona Vettel nel finale e lo passa grazie alla foratura del tedesco, ma tutto sommato è meritato questo podio, considerando anche i tanti problemi della scuderia di Enstone.
Daniil Kvyat, 8 – Si conferma dopo la straordinaria prestazione di Budapest. Bel finale con sorpassi al limite e ben preparati. Se avevate ancora dei dubbi sul suo potenziale siete in tempo per ricredervi.
Sergio Perez, 7.5 – Partenza stratosferica dopo una qualifica coi fiocchi. Svernicia Rosberg e cerca di prendere il comando su Hamilton nel rettilineo del Kemmel senza riuscirci. Paga l’enorme consumo delle sue gomme, ma ottima gara di vertice.
Felipe Massa, 6.5 – Riesce a piazzarsi comunque al sesto posto dopo un weekend non semplice. Caparbio e volenteroso, riesce a tenersi dietro un Raikkonen depotenziato. Resta sempre su livelli ampiamente sufficienti.
Kimi Raikkonen, 7 – Weekend in salita dopo il problema che lo ha costretto a fermarsi durante le qualifiche portando la Ferrari a montare una Power Unit vecchia sulla sua SF15-T. Riesce comunque a rimontare dal sedicesimo al settimo posto, ma nella sua SPA voleva certamente dare di più. La nuvoletta di Fantozzi lo perseguita da oltre un decennio, consigliamo ripetutamente il viaggio a Lourdes, ma probabilmente non servirebbe a niente.
Max Verstappen, 7 – Anche per lui qualifica da dimenticare, ma in gara ci fa divertire con sorpassi mozzafiato come quello a Blanchimont. Alla fine non riesce a sorpassare il più esperto Raikkonen, ma può comunque ritenersi soddisfatto.
Valtteri Bottas, 5 – Non è totalmente colpa sua, visto che ai box decidono di montare due mescole differenti in un pit stop. Penalità inevitabile e gara totalmente compromessa. Poi sicuramente lui non era nella sua giornata migliore, forse la mancata chiamata della Rossa lo ha demoralizzato.
Marcus Ericsson, 6 – Fa ancora meglio di Nasr (voto 5) sfruttando la nuova Power Unit messa a disposizione dalla Ferrari. La dimensione della Sauber sembra essere questa.
Sebastian Vettel, 4 (qualifica) e 7.5 (gara) – Dobbiamo per forza scindere le due giornate. Sabato da dimenticare con un giro di qualifica disastroso che lo porta al nono posto in griglia (poi ottavo per la retrocessione di Grosjean). In gara prestazione eccezionale con una strategia forse troppo azzardata. Fare 200 km con le stesse gomme ed in una pista come SPA é francamente ottimistico, e l’esplosione della gomma deve essere tenuta in considerazione. Fortunato che non sia esplosa in pieno Eau Rouge. Fuori luogo le critiche alla Pirelli a fine gara.
Le McLaren, 2 – Nonostante le dichiarazioni di Alonso a fine gara, riteniamo che la scuderia di Woking abbia toppato alla grande, specialmente quando ad inizio campionato dicevano di raggiungere la Ferrari in questo periodo. Speriamo in una ripresa nel 2016. Il quinto posto di Budapest é stato chiaramente un caso.
EXTRA PISTA
Le perle di Gianfranco Mazzoni, 10 – Il rinnovo di Kimi viene commentato così durante il weekend: “Raikkonen fresco di contatto farà coppia con Vettel anche nella passata stagione”. Poi non accusateci di accanimento.
Le perle di Sky, 10 – Non da meno i colleghi del satellite. Vanzini e Valsecchi non azzeccano il punto dell’incidente tra Schumi e Coulthard nel 98. Per Vanzini é successo a Blanchimont, per il campione GP2 alla Bus Stop. Per uno dei momenti più famosi della storia della Formula 1 non ci aspettiamo certi errori.