Lewis Hamilton, voto 9 – Questa volta non un weekend perfetto (ossia meritevole del 10) per Luigino. In qualifica perde tre decimi sul compagno di squadra, mentre in gara sembrava non riuscire a prendere Rosberg. Una volta con la pista libera poi il solito Hamilton, spietato e quasi mai inquadrato dalla regia. Scriviamo sempre le stesse cose, oggi non ci scostiamo più di tanto. Ad Austin già il primo match point.
Sebastian Vettel, 9 – Solita gara di sostanza per il #5 della Ferrari. Canna la partenza, facendosi passare da Raikkonen, ma poi è bravissimo a rimontare fino alla seconda posizione. Ingaggia una lotta a distanza con Hamilton per il giro veloce, ed almeno questa riesce a vincerla a Sochi. Si prende il secondo posto mondiale per ora, e farà di tutto per mantenerlo, visto che ormai il titolo sembra essere bello che andato. Ma questi undici podi dimostrano una cosa: per il 2016 c’è anche lui.
Sergio Perez, 9 – Tris di 9 per i primi tre. Stravolge la strategia con l’ingresso della Safety Car e compie 40 giri sullo stesso treno di gomme. Alla fine cedono, e Bottas e Raikkonen ne approfittano per sorpassarlo, ma dopo il disastro finlandese riesce a riprendersi quel podio tanto meritato. Al momento è sprecato per la Force India (con tutto il rispetto), e quest’anno è stato quasi sempre davanti al più quotato compagno di squadra. Sta facendo ricredere tutti i suoi detrattori. Bravo Checo!
Felipe Massa, 8 – Sornione e gara apparentemente anonima per lui, ma un quarto posto tanto bello quanto insperato. Partito quindicesimo compie una rimonta formidabile invertendo la strategia rispetto ai primi. Che dire, solo applausi per Felipe.
Daniil Kvyat, 7.5 – Anche per lui ottima gara in rimonta: parte undicesimo e arriva al quinto posto dimostrando tutto il suo valore nonostante una macchina non all’altezza della sua bravura. Riscatta il disastroso GP dello scorso anno davanti al suo pubblico.
Felipe Nasr, 7.5 – Finalmente una gara degna per il brasiliano della Sauber: dopo Melbourne lo avevamo un po’ perso, mentre in questo periodo riesce a stare davanti al compagno di squadra. Secondo risultato migliore della stagione, con una Sauber finalmente competitiva.
Pastor Maldonado, 7 – Conferma il suo ottimo periodo di forma. Un settimo posto che fa morale e muove un po’ la classifica mondiale. Ci piacerebbe vederlo sempre così costante nel rendimento in pista, invece che vederlo quasi sempre a muro. Bene così.
Kimi Raikkonen, 7 (per la determinazione) – E’ innegabile la sua colpa nell’incidente con Bottas, ma essendo Raikkonen, sarebbe stato crocefisso comunque: se non avesse tentato il sorpasso, sarebbe stato messo alla gogna perchè dormiglione, inutile girarci attorno. Kimi, da campione qual è, ha fiutato il podio all’ultimo giro, e sorpassare la Williams in rettilineo è pressoché impossibile. Siccome il circuito di Sochi è tutto fuorché bello e favorevole ai sorpassi se non in curva 2 e 13, ha provato in un punto difficilissimo, come se non ci fosse un domani, ma almeno ci ha provato, anche se è andata male. Ovviamente le critiche non mancano, e chi scrive è pronto ad essere additato come “Raikkoniano”, “Ferrarista” o “Non obiettivo”, però io ammiro la voglia di Raikkonen di dimostrare ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, che lui non è bollito, che ha ancora voglia di lottare e vincere. Amen.
Jenson Button, 7 – Due punti che possono fare morale, vista la stagione disastrosa della McLaren Honda. Quantomeno ha messo dietro il compagno di squadra. Non è questo quello per cui lotta JB, speriamo di rivederlo presto nelle posizioni che più gli competono.
Max Verstappen, 6 – Questa volta meno roboante del solito, il buon Max paga l’eccessivo consumo dei suoi pneumatici, infatti è stato costretto a fare una sosta in più dopo quella del primo giro per una foratura. Ha sofferto per tutto il weekend, però il punticino (frutto della penalizzazione di Alonso) non può che fare bene.
Fernando Alonso, 7 – Anche questa volta è costretto a farsi passare in pieno rettilineo nonostante schiacci a manetta quel maledetto pedale dell’acceleratore. Penalizzato per la cattiva conformazione dei nuovi circuiti (quando tornerà la ghiaia sarà sempre troppo tardi), festeggia con zero punti la presenza numero 250 in Formula 1. Immancabile il team radio a sfottere la Honda: quando gli viene chiesto di lottare con Massa fino alla fine, lui risponde: “Amo il vostro senso dell’umorismo”. In questi casi è davvero strepitoso.
Valtteri Bottas, 8 – Beccato in pieno da Raikkonen all’ultimo giro, ha dato fastidio alla Ferrari per tutto il Gran Premio, compiendo una corsa ottima e che avrebbe meritato probabilmente il podio. Forse Kimi si è voluto vendicare, visto che il #77 ha provato in tutti i modi a sedersi sulla sua Ferrari (si scherza).
Roberto Merhi, 7 – Chi scrive non ha una grandissima considerazione dello spagnolo della Manor, però, tornato a sedersi dopo una gara di assenza per far posto a Rossi, dimostra che almeno contro Stevens riesce a vincere.
Nico Rosberg, 8 – Che sfiga! Si rompe una molla del pedale dell’acceleratore, quindi la macchina, anche in frenata, non riesce a decelerare a dovere. Insomma, una cosa pericolosissima e che non capita spesso in Formula 1. Perde al momento il secondo posto mondiale, e forse anche quel poco di voglia che lo ha tenuto “in corsa” per tutta la stagione. Ha la testa al 2016 già da marzo.
Carlos Sainz, 10 – Botto tremendo in FP3, giornata in ospedale, gran gara la domenica fino alla rottura del freno. Solo tanta ammirazione per questo ragazzo.
Mercedes, 10 e lode – Complimenti per il secondo titolo costruttori consecutivo. Lavoro fantastico in questi anni, che ha portato la scuderia di Stoccarda ad essere leader indiscussa di questa Formula 1.
EXTRA PISTA
Carlo Vanzini, 10 – Chi scrive ama le battute, specialmente quelle squallide. Quindi il “Bottas e risposta” detto durante la lotta tra i finlandesi è da laurea magistrale. Degno erede di Alberto Antonini.
Lewis Hamilton marpione, 10 e lode – Che mandrillo il buon Gigi: dopo la gara si è portato le grid girls in sala stampa, con tanto di battuta di Vettel, per farsi un super selfie indimenticabile. Queste sono gli strappi alle regole che, onestamente, ci piacciono.
Gli organizzatori del GP di Russia, 0 – Le condizioni in cui si è corso venerdì sono indecenti. Non parliamo di Formula 1, ma di GP3: le foto dimostrano un’oscurità pazzesca, che in Tv non rende. E’ passato solo un anno dal buio di Suzuka e dall’incidente di Bianchi, ma nessuno sembra abbia imparato la lezione. Vergogna.
Il commissario che stava per essere linciato da Vettel, 0 – Mettiamoci pure che questo povero pazzo, magari incitato da Charlie Whiting (speriamo di no, sennò…), stava per essere tagliato in due da Vettel e la facciamo completa. Certi paesi devono essere attrezzati per ospitare la Formula 1, e non parliamo di soldi, ma di competenza. Dove andremo a finire?
Foto copertina: © Sutton Motorsport Image