A pochi giorni dal termine dell’edizione 2013 della Dakar, è arrivato il momento analizzare la corsa di ogni pilota (non tutti, alcuni) e dargli il voto in pagella!
Categoria Auto
Stephane Peterhansel: 11. Il 10 e lode non basta per un pilota che ormai ha vinto tutto quello che poteva vincere. 11 come le Dakar vinte dal pilota francese (5 in auto e 6 in moto). In questa stagione è riuscito a portarsi a casa due vittorie di tappa, per il resto ha gestito il suo vantaggio, ottenuto nella seconda tappa, che gli hanno permesso di trionfare nuovamente. FENOMENO
Giniel de Villiers: 9,5. Il pilota sudafricano ha concluso questa edizione in seconda posizione a oltre 40 minuti dalla vetta. Per lui solo due comparse sul podio e molti piazzamenti nella parte alta della classifica. Presente nella top 3 virtuale (della classifica generale) per la maggior parte degli stage. VELOCE
Leonid Novitsky: 8,5. Sempre nella top ten al termine di ogni tappa, eccetto una, come miglior piazzamento ha due quinti posti, quindi neanche un podio per il pilota russo. Piazzamenti che gli hanno permesso di prendersi il 3° posto facendo meglio di altri che sono riusciti a vincere, anche più di una volta. COSTANTE
Joan Nani Roma: 7. Vince 4 stage ma non gli bastano per portarsi sul podio, davanti a piloti che la vittoria non l’hanno proprio vista. Causa di questa impresa non riuscita: le numerose gare fuori dalla top ten. DISCONTINUO
Nasser Al-Attiyah: 9. E’ stato fin da subito l’unico avversario che potesse mettere in dubbio la vittoria di Peterhansel. In otto tappe disputate ne vince 3 e riesce a rimanere sempre a una distanza inferiore ai 10 minuti dal pilota francese. L’unico problema: il motore cede nel momento meno opportuno. SFORTUNATO
Categoria Moto
Cyril Despres: 10 e lode. Il pilota francese si porta a casa la 5a Dakar della sua carriera, la seconda consecutiva. Riesce a conquistare una vittoria, per il resto 5 podi e un 5° posto. In qualche tappa non è andato molto bene, infatti si vede che il distacco dal 2° non è tanto alto (+10’43”). Durante la gara subisce anche una penalità di 15 minuti che rischia di fargli perdere la vittoria. MOSTRUOSO
Ruben Faria: 9. Il pilota portoghese si porta al secondo posto della classifica generale costruendo la sua gara con alti e bassi. Arriva 9 volte nella top ten (tra cui un secondo posto e la vittoria alla tappa 14) e per 5 volte non riesce a oltrepassare la 13a posizione (miglior piazzamento fuori dalla top ten). Un mix che lo porta sul podio dall’8a tappa, riuscendo ad essere il vincitore virtuale al termine del 9° stage. ALTALENANTE
Francisco Lopez: 8,5: Parte con una vittoria e conclude al terzo posto. In mezzo altri 3 trionfi, 4 se non gli avessero inflitto una penalità (15′, ndr), la quale gli fa perdere il 2° posto, infatti il cileno si piazza sul gradino più basso del podio a 8 minuti dal pilota che lo precede. Sempre nella top ten della classifica generale (escludendo la tappa 2 in cui ha avuto problemi al GPS). CONCRETO
KTM: 10. Diamo un voto anche ai veicoli. La moto della casa austriaca è riuscita a riempire i primi 5 posti nella classifica generale e ad ottenere 9 vittoria su 14 tappe disputate. Solamente la Husqvarna e la Yamaha sono riuscite a strappare alcuni trionfi. DOMINATORI
Alessandro Botturi: 7. La sua Dakar non è eccellente dati i molti piazzamenti fuori dalla top ten. Riesce, però, a conquistare un secondo posto e due quarti posti che lo portano a lottare per il 3° posto nella classifica finale. Subisce due penalità, la prima di 15′ per sostituzione del motore prima del via, la seconda per non aver saltato un Checkpoint. Ciliegina sulla torta: il motore si rompe alla penultima tappa. OCCASIONE PERSA
Categoria Camion
Eduard Nikolaev: 10. Vince senza vincere. Il pilota russo riesce ad aggiudicarsi la sua prima Dakar senza mettere il suo nome nell’albo d’oro dei vincitori di tappa dell’edizione 2013. Non è mai uscito fuori top 8, il che gli permette di precedere il suo compagno di squadra di oltre 37 minuti. KEKE ROSBERG #2
Ayrat Mardeev: 8,5. A differenzadel connazionale vincitore, lui riesce a ottenere una vittoria. Oltre a questa, solo un altro podio e molti piazzamenti nella top 10, gli permettono di classificarsi al secondo posto. NASCOSTO
Andrey Karginov: 9. Gara simile a quella di Mardeev, solo che lui riesce a ottenere due vittorie in più e un numero maggiore di piazzamenti sul podio. Sembrerebbe strano vederlo in 3a posizione, ma non lo è. Paga il 24° posto ottenuto nella seconda tappa. Chiude a 47 secondi dal pilota che lo precede. PIEDE PESANTE
Gerard de Rooy: 10. Non ha vinto, è arrivato 4° ma non per colpa sua. L’olandese riesce a portare a casa 6 vittorie su 12,5 tappe disputate (una è stata totalmente annullata e un’altra è stata interrotta a metà), mostrandosi agli occhi di tutti come il sicuro vincitore della Dakar 2013. Tra tutte le categorie, lui è il più vincente di questa edizione ma purtroppo non riesce ad aggiudicarsi la sua seconda Dakar consecutiva. Motivo? Un problema al turbo, durante la 9a tappa, il quale lo fa scendere fino alla 59a posizione nella classifica giornaliera. Tenta di rimontare ma per pochi minuti non riesce ad agguantare il 3° posto finale. IMPRESSIONANTE
Kamaz: 9,5. L’azienda russa riesce a conquistare tutti e tre i posti disponibili sul podio, ma a differenza della KTM, non riesce a piazzare altre vetture subito dopo il 3° posto. TRIPLETE
Miki Biasion: 8. 12/13 tappe conluse nella top 11, tra cui 3 terzi posti. L’unica macchia che rovina l’eccellente prestazione del 2013 è l’insabbiamento nel 4° Stage che gli fa perdere più di 4 ore e lo fa finire in 27a posizione nella classifica generale. Al termine della competizione riesce a recuperare fino alla 13a piazza. DIGNITOSO