Lewis Hamilton: 8,5 – Dopo un venerdì da assoluto protagonista, sbaglia clamorosamente la Q3 del sabato, regalando la pole al suo compagno e rivale per il titolo Nico Rosberg. Alla domenica, però, Lewis dimostra perchè è in vetta a questo mondiale, gestendo in maniera impeccabile la corsa e conquistando la decima vittoria del campionato. Gli basteranno due secondi posti per laurearsi Campione del Mondo. La sensazione è che dopo Austin, nonostante la voglia di rivalsa da parte di Rosberg, solo l’affidabilità può togliere all’inglese il suo secondo mondiale della carriera.
Nico Rosberg: 7,5 – Fine settimana ricco di alti e bassi da parte del giovane pilota della Mercedes. Straordinario al sabato, dove rifila ben 4 decimi ad Hamilton, Nico si perde alla domenica, non riuscendo a sfruttare la partenza dalla prima casella. Abile a resistere con gomme soft durante il primo stint, l’alfiere della Mercedes si perde completamente nella seconda parte di gara ,subendo il sorpasso di Hamilton. Interlagos sarà un passaggio fondamentale in previsione del jolly finale di Yas Marina.
Daniel Ricciardo: 8 – In Texas abbiamo ammirato il solito Ricciardo. Lento a rilasciare la frizione allo spegnimento dei semafori, l’australiano mette in scena una rimonta strepitosa, passando rispettivamente Fernando Alonso, Valterri Bottas e Felipe Massa. Riesce a tenere dietro entrambe le Williams (favorite per il podio) fino al traguardo e conquista l’ennesimo podio in una stagione da incorniciare. L’ex Toro Rosso non è più una sorpresa.
Felipe Massa: 7 – Abile in partenza a sopravanzare Bottas, il brasiliano perde il podio per un pit stop non propriamente perfetto. Non prova l’affondo finale su Ricciardo e chiude la propria corsa in quarta posizione. La prestazione di Felipe, in ogni caso, resta ottima, soprattutto si evince un netto passo avanti rispetto alla gara di Sochi. Certi che a San Paolo vedremo il miglior Massa della stagione.
Valterri Bottas: 6,5 – Gara senza spunti da parte del giovane pilota finlandese. Lento in partenza, dove Massa gli prende la terza piazza, Valterri non riesce mai ad impensierire il suo compagno di squadra, subendo addirittura il sorpasso di Daniel Ricciardo nelle primissime fasi di gara. Porta comunque a casa un ottimo quinto posto che aiuta la Williams nella classifica costruttori. La terza piazza nel mondiale, però, adesso è un obiettivo quasi irrealistico.
Fernando Alonso: 6,5 – Fa il massimo con una Ferrari ormai proiettata al 2015. Scatta bene alla partenza, sopravanzando Ricciardo, ma il Circuit of the Americas si rivela un tracciato ostico per la F14T, non permettendogli di giocarsi il podio con le Williams. Chiude la propria corsa in sesta piazza, tenendosi dietro un Sebastian Vettel scatenato con gomme soft nuove. Abu Dhabi e Interlagos concluderanno un percorso, iniziato cinque anni fa, che non ha portato nessun successo alla Casa di Maranello.
Sebastian Vettel: 7,5 – Prestazione superba da parte del quattro volte Campione del Mondo della Red Bull. Nonostante un primo stint di gara abbastanza “complicato”, dove non riesce a trovare il passo messo in mostra al venerdì, Seb riesce a migliorare le proprie prestazioni nella seconda parte di gara, sfiorando sul finale un sesto posto abbastanza clamoroso. La gara di domenica, in attesa di annunciare il suo passaggio in Ferrari, fa ben sperare per gli ultimi appuntamenti della stagione.
Kevin Magnussen: 6+ – Prestazione convincente da parte del giovane pilota della Mclaren. Porta la sua MP4/29 in zona punti ,cosa che non riesce a Button (5), e si avvicina alla conferma a Woking per la stagione 2015. Sarà interessante scoprire che tipo di prestazioni riuscirà a tirare fuori con una vettura più competitiva.
Jean-Eric Vergne: 7 – Riscatta l’opaca prestazione di Sochi con una corsa assolutamente strabiliante. Bravo a sfruttare tutti gli errori degli avversari, compie un sorpasso di forza su Romain Grosjean sul finale di gara, subendo una penalità abbastanza ridicola. Porta a casa un punto che da morale per il finale di campionato. Per Helmut Marko sarà davvero difficile rinunciare ai suoi servigi per la stagione 2015.
Pastor Maldonado: 7 – Porta a punti una Lotus che non sta in strada e già questo basta per meritarsi la sufficienza. Pastor tira fuori la miglior gara della stagione, lottando con Vergne e Grosjean per un posto tra i punti. Perde il duello con il francese della Toro Rosso (salvo poi balzargli davanti per la penalità di 5 secondi) ma stravince quello con il suo compagno di squadra. I primi punti della stagione, tutto sommato, sono abbastanza meritati.
Kimi Raikkonen: 4 – Mai in lotta con il suo compagno di squadra, Kimi mette in mostra il peggio del suo repertorio in quel di Austin. Bazzica perennemente nelle posizioni di rincalzo della classifica e chiude la trasferta negli USA con la peggior gara del campionato. Il greaning, inoltre, non gli consente di salvare la situazione con la strategia. Ci aspettiamo un pronto rilancio già in Brasile, terra a lui molto cara. Ci rifiutiamo di credere che questo sia il vero Kimi.
Sergio Perez: 3 – Delizia i suoi fan arrivati dal Messico con una domenica da incubo. Centra in pieno Adrian Sutil al primo giro e conclude la propria corsa ai box per i troppi danni alla sua Force India. Rovina la domenica anche al tedesco della Sauber, pregiudicandogli un possibile piazzamento a punti.
Esteban Gutierrez: 3,5 – Fonti da Austin rivelano che ha appena iniziato l’ultimo giro. Pessimo.
Altri: Romain Grosjean (6-), Daniil Kvyat (5), Nico Hulkenberg (6)
GP degli USA: 6 – Gara abbastanza noiosa, povera di spunti e colpi di scena. Vergne salva la giornata ma complessivamente nulla di eccezionale.
La barba di Ricciardo: 2 – Speriamo di non rivederla in Brasile.