Nico Rosberg, voto 10 e lode – Praticamente primo dal venerdì, non riesce a reggere il confronto col compagno di squadra in qualifica, ma solo per 77 millesimi, un niente. Grandissima partenza ancora una volta dal lato sporco e gara condotta magistralmente, senza troppe difficoltà. Sono già 50 i punti messi in cassaforte, è tutto un altro Rosberg rispetto a quello svogliato del 2015. Bene così.
Kimi Raikkonen, 8.5 – Kimi si becca mezzo punto in meno per la partenza disastrosa, forse sarebbe arrivato secondo lo stesso, ma chissà. Comunque, seconda gara consecutiva a podio in Bahrain, ama particolarmente questa pista, pur non avendo mai vinto. Purtroppo per lui il ritmo di Rosberg è stato superiore, ma Hamilton non è riuscito a vederlo nemmeno col binocolo, ed è già una notizia. Triste per l’acqua di rose sul podio al posto dello champagne, ma nei paesi arabi va parecchio forte e si è quindi abituato (forse).
Lewis Hamilton, 6 – Seconda partenza disastrosa consecutiva, complice anche il tamponamento sconsiderato di Bottas in curva 1. Non riesce mai ad impensierire Raikkonen, e sembra essere meno concentrato del solito. Canna clamorosamente la strategia ai box, montando le gomme M(ercedes)edie, loro ancora di salvezza a Melbourne, senza avere gli effetti sperati.
La Ferrari, 8 – E’ tremendamente triste vedere un motore di Maranello andare in fumo nel giro di ricognizione (il paragone con Schumi a Magny-Cours nel 96 è scontato): sono già due in altrettanti GP, anche se quello di Raikkonen è stato recuperato, questo probabilmente no. Ma il voto della Ferrari non può essere (AL MOMENTO) negativo, perchè recuperare questo gap enorme è fuori dalla portata di tutti (o quasi). Preferivate arrivare sempre terzi beccando 50 secondi e non rompere mai? Chi scrive onestamente preferisce così, anche se il disappunto per la rottura di ieri è difficile da tenere nascosto.
La Ferrari del 2016 è tutta nuova, il progetto Mercedes ha già tre anni di vita, non sono bruscolini. Davvero vi aspettavate un progetto totalmente nuovo senza problemi tecnici? Non è bello quanto successo ieri, ma la Mercedes fa la stessa cosa da tre anni, evolvendosi. Sono problemi di gioventù, ma la macchina è all’altezza. Per di più gli altri motorizzati Ferrari non hanno di questi problemi (mappature e configurazioni diverse), quindi il motore c’è, bisogna solo avere pazienza. Haas grazie alla Ferrari nel retrotreno svernicia la Williams, l’anno scorso la Rossa non riusciva a fare la stessa cosa in circuiti con rettilinei lunghi come Bahrain e Barcellona. Hamilton a Melbourne ha dovuto ringraziare il meccanico dell’anteriore sinistra di Vettel, altrimenti arrivava terzo, e ieri non vedeva Raikkonen neanche col binocolo. L’anno scorso non sarebbe mai successo, e già nel 2015 si erano fatti enormi passi avanti, tanto per far capire ancora di più su che livelli tremendi era la Ferrari due anni fa e quanto sia andata avanti quest’anno. Pazienza tifosi ferraristi, i risultati arriveranno.
Daniel Ricciardo, 7.5 – Ottima gara conclusa in quarta posizione per l’australiano. La Red Bull è più performante di quanto ci aspettassimo, e si candida seriamente come terza forza del campionato, considerando anche la disastrosa prestazione delle Williams.
Romain Grosjean, 10 – Sesto posto in Australia, impresa eccezionale addirittura migliorata con il quinto posto del Bahrain. Che dire di più? E’ bellissimo vedere una scuderia nascere da zero e arrivare a questi livelli, contando soprattutto su telaistica e motori italiani, andiamone fieri. Romain poi sembra davvero maturato rispetto a quel pilota che tentava di uccidere gli avversari in partenza (scherziamo eh, bene puntualizzarlo). E’ l’uomo giusto per un team nascente e con prospettive più che rosee.
Max Verstappen, 7.5 – Gara di alto spessore per il giovanissimo pilota olandese: questa volta ai box va tutto bene e riesce con una strategia diversa a piazzarsi al sesto posto. La sfida con la Haas per il quarto posto nel campionato costruttori è appena iniziata.
Daniil Kvyat, 6.5 – Purtroppo ha problemi per tutto il weekend: non ha potenza ed è costretto a soffrire, ma riesce comunque a portare dignitosamente a termine la sua gara. Speriamo che questi problemi vengano risolti al più presto.
Felipe Massa e Valtteri Bottas, 5 – Williams pessime, sia per le scelte strategiche (seicento treni di gomme Medie) che per il comportamento dei piloti: non tanto Massa, abbastanza anonimo per tutta la gara ma molto inquadrato, visto che è stato sverniciato praticamente da tutti, quanto Bottas, che in curva 1 forse scambia Hamilton per Raikkonen e decide di saltargli addosso. Da rivedere assolutamente.
Stoffel Vandoorne, 10 – Non capita spesso di metter un voto così alto ad un pilota arrivato decimo, ma trattandosi dell’esordio assoluto, senza aver mai guidato questa macchina, McLaren per giunta, quindi non proprio la prima della classe, non possiamo far altro che dare il voto massimo a questo ragazzo che strameriterebbe un sedile sin da subito, anche se appiedare Alonso o Button adesso è proibitivo per svariati motivi. La Formula 1 di oggi forse è più facile da apprendere rispetto a quella del passato, ma non sminuisce assolutamente la prestazione del campione del mondo GP2 2015.
Kevin Magnussen, 5.5 – Ok la partenza dalla pit-lane, ma questa Renault sembra davvero essere molto indietro rispetto alla concorrenza. Ci aspettiamo un po’ di più, quantomeno la zona punti.
Pascal Wehrelin, 7.5 – Tredicesimo posto ma gara di alto livello per il tedesco scuola Mercedes. La Manor è migliorata tantissimo, circa di quattro secondi rispetto allo scorso anno, e vedere questa scuderia passare e tenere la posizione su altre ben più blasonate, come la Force India o la Sauber, fa capire quanto si siano evoluti e quanto Haryanto (5) sia nettamente inferiore al compagno di squadra.
La Sauber, 2 – Ahi ahi, non naviga in acque tranquille la scuderia svizzera, e probabilmente non finirà la stagione per i grossi problemi economici. Ovviamente il tutto si manifesta anche in pista, con Ericsson e Nasr che più di così non possono fare. Peccato davvero, ma sembra sia molto vicina la parola fine per questa comunque gloriosa scuderia, che qualcuno l’aiuti (Approfondimento a riguardo).
La Force India, 2 – I risultati sono pessimi, ma con un proprietario ricercato come si fa a lavorare bene in pista? Anche qui i problemi economici non mancano, e sembra difficile potersi riprendere.
EXTRA PISTA
Le qualifiche, 0 – Cioè davvero c’è qualcuno che vuole a tutti i costi tenere questo nuovo format? I piloti non vengono ascoltati, sono definiti “chiacchieroni”, i team vogliono tornare al passato (quasi tutti) ma FIA e FOM non ci vogliono proprio sentire. Siete uno stress, detto proprio appassionatamente.
Johnny Herbert, 2 – Chi scrive non nutre determinate simpatie per Alonso, ma quando è sua è sua: il buon Johnny, certamente più competente in materia rispetto a chi sta creando queste pagelle, l’ha fatta un po’ fuori dal vaso, e la risposta di Alonso (10) in diretta Tv su Sky UK è sacrosanta, che vi piaccia o no. Questo lato dello spagnolo, schietto, sincero e gelido, spesso ha fatto infuriare, anche i tifosi italiani, ma altre volte è maledettamente esilarante.