Le novità tecniche della nuova Lotus E21.
29 Gennaio 2013 - 17:40
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Una normale evoluzione. Ecco come possiamo definire la nuova Lotus E21. Una vettura che segue le indicazioni della precedente E20 e che ripropone al 90% tutte le soluzioni della vettura che ha conquistato il quarto posto nello scorso Campionato Costruttori. Kimi Raikkonen e Romain Grosjean si troveranno tra le mani una vettura con poche novità, poche novità piazzate nei punti dove la E20 accusava un leggero svantaggio rispetto alle diretti concorrenti. Una vettura che unisce i concetti già utilizzati da Red Bull e Ferrari nello scorso campionato.

La prima novità è sicuramente l’assenza del “Vanity Panel” dato che la nuova Lotus presenta ancora quel fastidiosissimo scalino sul muso anteriore. Il team di Enstone, eseguendo delle accurate valutazioni in galleria del vento, ha deciso di non applicare la copertura al muso anteriore e quindi di continuare la strada intrapresa lo scorso campionato. Una decisione che sorprende gran parte dei tifosi ma che è giustificata dal fatto che i team vogliano si mostrare delle vetture gradevoli, ma che la prestazione in pista viene prima di tutto. James Allison, direttore tecnico della Lotus, ha spiegato che al momento non viene adottato questo accorgimento poiché comporterebbe solamente un aggravio di peso. In ogni caso, la Lotus non chiude la porta a una possibile inversione di rotta, qualora i vantaggi aerodinamici di tale soluzione compenseranno il seppur minimo incremento sulla bilancia. In quel caso noteremo anche sulla E21 il famigerato “Vanity Panel”.

La vettura non presenta vaste prese d’aria, soprattutto nella zona degli scarichi, segno che a Enstone hanno lavorato molto bene sulla fluidodinamica interna relativa al raffreddamento del Kers e al raffreddamento delle parti interne meccaniche. Una vettura molto pulita, molto lineare, senza imbocchi che possono rovinare l’efficienza aerodinamica. Inoltre possiamo notare una zona abitacolo molto voluminosa (particolare che sarà abbastanza gradito da Kimi Raikkonen e Romain Grosjean).

La novità sostanziale sta nella configurazione degli scarichi. Infatti la Lotus ha deciso di cambiare la configurazione adottata nella vecchia E20 con i classici scarichi ad effetto Coanda. La E21 segue il concetto di scarico ad effetto Coanda introdotto nella RB8 di Adrian Newey, con gli scarichi inglobati in due bulbi di carbonio con al di sotto di essi una serie di canali di aria fredda che insieme ai gas roventi provenienti dagli scarichi vanno ad alimentare il fondo estrattore, così da creare il massimo carico aerodinamico. La Lotus introduce così un concetto che era già stato testato nel finale di stagione nella precedente E20. Sarà importante capire se la scuderia nero/oro è riuscita a trovare un giusto compromesso tra vantaggio aerodinamico e perdita di potenza dato che questa soluzione porta inevitabilmente a un abbassamento dei cavalli motore.

La E21 presenta anche delle novità per quanto riguarda i sidepods. I profili verticali si uniscono in maniera netta ai due profili orizzontali che, a loro volta, si coniugano con le pance della vettura con un profilo ad L. Le pance hanno un insolito disegno ai margini, rialzato e decisamente spigoloso nella parte esterna, sicuramente influenzato dal disegno dei sidepods. Con questa soluzione il team di Enstone spera di pulire al massimo il flusso aerodinamico della vettura.

Proprio per sfruttare al massimo la configurazione scelta, la E21 presenta un retrotreno in stile “Cola Cola”, molto piccolo con il minimo ingombro nella parte posteriore della vettura, questo per rendere il passaggio dei gas più pulito possibile. Proprio per questo è stato adottato un sistema di sospensioni posteriori Pull Rod. Al contrario, nella parte anteriore, è stato adottato un classico schema Push Rod.  Una scelta che ha un pò sorpreso tutti dato che si ci attendeva una sospensione anteriore Pull Rod in stile F2012. Al momento non è possibile riscontrare un sistema di S-DRS passivo ma non è da escludere un possibile utilizzo del dispositivo già dai primi test di Jerez.

Una vettura che segue le orme della precedente creazione made in Enstone, che assimila tutti i concetti già visti lo scorso campionato e che porta dei miglioramenti nelle parti in cui la E20 aveva un pò deluso. Adesso toccherà a Kimi Raikkonen e Romain Grosjean lavorare affinché le ottime prestazioni dello scorso campionato siano ripetute e perchè no anche migliorate.