Qualifiche subito molto tirate sul tracciato di Le Mans, che sarà teatro, sabato e domenica, della mitica 24 ore. I pronostici sono stati rispettati, quantomeno nella classe regina, dove la dittatura Porsche non si è fatta attendere.
Come lo scorso anno, è stato Neel Jani a staccare il miglior tempo, essendo l’unico che ha girato sotto il 3’20”, con il suo ottimo 3’19”733 ha portato la sua 919 Hybrid numero 2 davanti alla gemella dei campioni del mondo Bernhard-Webber-Hartley per quasi mezzo secondo. Ottima terza e quarta piazza per le Toyota TS050 Hybrid con la numero 6 di Kobayashi-Sarrazin-Conway che precedono la vettura più accreditata della casa giapponese di Davidson-Buemi-Nakajima. Il distacco dei nipponici va comunque dal secondo in su.
Va detto che nella seconda ora della sessione Buemi è stato costretto a parcheggiare la vettura numero 5 per dei problemi sul rettilineo che porta a Mulsanne. Soffre molto l’Audi: le R18 diesel sono apparse molto lontane dalle rivali a benzina con la numero 8 che dopo i problemi delle libere ci ha messo tanto anche per superare le Rebellion, che hanno fatto un ottimo salto in avanti rispetto allo scorso anno. I punti di domanda nel box capitanato da Ullrich sono tanti, ma Audi ci ha abituato ad uscire da situazioni ben più difficili per cui mai darli per morti.
In classe LMP2 la lotta è serratissima. Il comando delle operazioni è stato preso dall’Oreca 05 Nissan del G-Drive Racing guidata da René Rast, autore di un 3’36”605 che lo ha messo davanti alle velocissime Alpine di Panciatici e Lapierre per oltre mezzo secondo, dimostrando che quel posto in Audi lo scorso anno se lo era meritato eccome.
La classe che ci farà sognare è senz’altro la GTE PRO, dove è venuto fuori l’attesissimo duello Ford-Ferrari. Dopo il dominio di Bruni delle libere, sul finale di sessione è venuta fuori la velocità della GT americana che con Dirk Muller (sulla numero 68) ha preceduto di 3 decimi la gemella di Westbrook con un pauroso 3’51”185. La prima Ferrari, la 51 di Gimmi Bruni, è terza, comunque non lontana, ad appena 4 decimi scarsi. Alle sue spalle le altre 2 Ford, quelle del Team UK, sovrastate dal Team USA che ha messo le sue davanti. Seguono le altre 488 GTE, la 71 di AF Corse e la 82 del Risi Competizione.
Da segnalare l’errore alle curve Porsche di Giancarlo Fisichella nella prima ora, poi la vettura non è più ripartita. Soffrono Porsche, Corvette e Aston Martin, e Nick Tandy (pilota Porsche, ndr) in un’intervista, ha fatto capire che per loro sarà dura contro queste nuove GT come Ferrari e Ford.
In GTE AM sorprende la 458 del Clearwater Racing, che con Rob Bell si è messa alle spalle la favorita Aston di Pedro Lamy.
Alle 19 di oggi la seconda sessione di qualifica.