Le Mans, ore 11: Alonso e Lopez nel dominio Toyota, Rebellion a undici giri
17 Giugno 2018 - 11:08
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Continua la cavalcata giapponese. Porsche gestisce il comando nelle classi GT

Manca sempre meno al termine della 24 ore di Le Mans 2018. Quando siamo a quattro ore dalla bandiera a scacchi prosegue la marcia di Fernando Alonso e Jose Maria Lopez, rispettivamente al volante delle Toyota TS050 Hybrid #8 e #7. Il distacco tra le due vetture ammonta attualmente ad un minuto e venti secondi, con i piloti che appaiono in totale gestione di una gara sempre stata saldamente nelle mani del costruttore giapponese.

Al terzo e quarto posto le uniche LMP1 private rimaste nelle prime posizioni, vale a dire le Rebellion R13 Gibson. La squadra elvetica vede in terza piazza la #1 di Bruno Senna, con un ritardo dalla vetta di ben undici giri. Dietro di lui c’è la vettura gemella, la #3 di Mathias Beche. Alle spalle dei prototipi elvetici si trova la leader della classe LMP2, che è ancora la G-Drive Racing #26 condotta da Andrea Pizzitola. Nell’ultima ora proprio in questa categoria il colpo di scena più importante, che ha coinvolto la Ligier #23 del Panis Barthez Competition. Un problema tecnico ha costretto Will Stevens, in quel momento al secondo posto, ad una lunga sosta ai box. Ora è decimo. Il podio virtuale di classe è al momento completato dall’Alpine #36 di Thiriet e dall’altra Oreca di Chatin, la #48 dell’Idec Sport.

Le classi GT sono un monologo Porsche. La PRO vede al comando dal tardo pomeriggio di ieri la 911 RSR #92 di Christensen-Estre-Vanthoor, con il belga al momento al volante. Dietro di lui c’è la vettura #92 di Makowiecki, seguito dalle Ford di Bourdais e Priaulx. Questo terzetto è racchiuso in cinque secondi, ma staccato di quasi un giro dal battistrada. Quinta la Corvette di Magnussen mentre prosegue il calvario Ferrari. La prima 488 GTE EVO è la #52 di Derani, in settima posizione davanti alla gemella #51 di Pier Guidi.

Porsche che domina anche in GTE AM, dove la #77 di Andlauer comanda con quasi due minuti di vantaggio sulla Ferrari #85 di Stoltz. Terzo Flohr con l’altra vettura di Maranello.