Le impressioni dei piloti IndyCar dopo i test di Sebring
17 Gennaio 2019 - 20:48
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Tutti molto soddisfatti per il primo giorno di prove del 2019, dove Hinchcliffe ha spiccato su tutti

Alcuni piloti della NTT IndyCar Series hanno avuto la possibilità di svolgere una giornata di test privati a Sebring per poter prendere confidenza con la monoposto in vista del prossimo campionato.

Tutte le persone presenti a Sebring, undici piloti di cinque squadre al martedì e i due alfieri del Dale Coyne Racing il lunedì, hanno cercato di percorrere più km possibile per accumulare informazioni utili per i test di Austin previsti nel mese di febbraio.

IndyCar/Official Facebook

Hinchcliffe, che è stato il più rapido del gruppo, ha detto a proposito delle prove a Sebring: “Non importa il tempo sul giro: questo è stato uno di quei test nei quali abbiamo controllato tutta una serie di cose sulla macchina numero 5. Avevamo davvero una lunga lista di controlli da fare, comprese alcune cose ridicole per le quali non si spende del tempo nei weekend di gara. Era importante focalizzarsi su questo tipo di lavoro, piuttosto che cercare il tempo sul giro secco. Abbiamo seguito il nostro programma e abbiamo trovato dei dettagli che ci permettono di essere veloci, mentre altre regolazioni non hanno funzionato. Abbiamo imparato molto. La cosa positiva è che siamo riusciti a fare tutto quello che ci eravamo prefissati. Era una giornata molto delicata, perché era la prima in pista con la squadra dopo i tanti cambi all’interno del nostro staff. E’ stato un giorno di lavoro piuttosto positivo”. 

Jones, al debutto con l’Ed Carpenter Racing, ha confidato: “Il primo giorno in pista è sempre un’occasione per conoscere la squadra, e per me era importante visto che ho cambiato team. Non ero però l’unico in queste condizioni. Anche il mio ingegnere, Peter Craig, è appena arrivato dalla NASCAR, perciò tutti quanti dovevamo lavorare assieme per la prima volta, ma abbiamo trovato un’intesa comune velocemente. I giri fatti in pista mi hanno permesso di conoscere il motore Chevrolet, dato che finora avevo avuto solo quello della Honda, e ho capito perché l’anno scorso andavamo forte su alcune piste e pagavamo dazio su altre”.

Molto contento Zach Veach, ieri secondo nella classifica dei tempi: “Pur non cercando un giro incredibile, sono stato molto veloce. Significa che abbiamo lavorato bene. Non resta che continuare su questa strada”.

Immagine in evidenza: ©Schmidt-Peterson/Official Facebook