Lauda lancia l’allarme: a Sochi teme un’altra “Singapore”
05 Ottobre 2015 - 21:44
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In Italia per descrivere una disfatta usiamo il termine ‘Caporetto’, riferendoci a una celebre battaglia della Prima Guerra Mondiale che vide il nostro esercito sonoramente sconfitto dalle truppe del Regno Austro-Ungarico. La ‘Caporetto’ della Mercedes è Singapore, gara in cui le Frecce d’Argento hanno subito la forza devastante di Sebastian Vettel, della Ferrari e delle Red Bull.

Le W06-Hybrid, dopo la magra figura di Singapore, si sono subito risollevate a Suzuka, portando a casa una doppietta. Ma Suzuka è un tracciato molto diverso da Marina Bay. Sochi invece somiglia di più al tortuoso Singapore, e per questo motivo in casa Mercedes c’è un po’ di tensione in vista del Gp della Russia.

“Grazie a Dio siamo venuti fuori dallo shock di Singapore e siamo tornati dov’eravamo,” ha detto Niki Lauda, citato da Autosport. “E’ un grande sollievo essere tornati dove dovremmo essere e fare quello che dovremmo fare, ma il campionato non è finito. Sono preoccupato perché Sochi ha un asfalto simile a Singapore. Quindi non abbiamo già vinto e di certo non sarà tutto semplice.”

Paddy Lowe, team principal della Mercedes, ha ribadito il concetto espresso da Lauda e ha aggiunto: “Quest’anno avremo inoltre delle gomme più morbide, visto che la Pirelli porterà a Sochi le soft e le super soft. Probabilmente hanno fatto questa scelta perché lo scorso anno Nico Rosberg è riuscito a fare tutta la gara con lo stesso set di pneumatici. Quest’anno l’asfalto potrebbe essere diverso, specie la temperatura, e dobbiamo tenere in considerazione questo aspetto per non farci cogliere impreparati.”