Il futuro di Brendon Hartley è sempre più lontano dalla Toro Rosso. Sono sempre più insistenti, infatti, le voci che vogliono il pilota neozelandese fuori dalla scuderia di Faenza addirittura subito dopo il Gran Premio di Monaco di questo fine settimana. Le prestazioni del “Kiwi” non hanno convinto Helmut Marko, che con la sua spregiudicatezza è pronto a sacrificarlo dopo le prime sei gare della stagione per dare una chance ad un altro giovane pilota, anche non del vivaio Red Bull.
I primi nomi che sono stati accostati alla Toro Rosso sono stati quelli due grandi ex, Sebastien Buemi e Jean-Eric Vergne, entrambi impegnati sia in Formula E sia nella Superstagione WEC, ma sembra che la Mercedes si sia messa a lavoro per cercare di reinserire sulla griglia Pascal Wehrlein, che dopo le esperienze in Manor (2016) e Sauber (2017) è stato costretto ad accettare il ritorno nel DTM, dove ha trionfato nel 2015.
Alla vigilia dell’appuntamento monegasco, però, nuove indiscrezioni hanno aperto alla possibilità dell’approdo di un pilota McLaren alla corte di Franz Tost. Stiamo ovviamente parlando di Lando Norris, attuale leader del campionato di Formula 2, che ha già dimostrato nei test – del 2017 e della scorsa settimana a Barcellona – una grande capacità di adattamento ai bolidi della Formula 1. Il giovane britannico vivrebbe questa seconda parte di stagione come una sorta di preparazione in vista del 2018, qualora Fernando Alonso dovesse effettivamente decidere di abbandonare la scuderia di Woking.
Il grande ostacolo tra Norris e il suo approdo in Toro Rosso è però rappresentato dalla Honda, che non vedrebbe di buon occhio l’arrivo di un pilota della cantera McLaren dopo la tragica separazione dal team inglese alla fine del 2017. In tale direzione, pare che il motorista nipponico stia spingendo per convincere Marko a ingaggiare un giovane talento del programma Formula Dream, che riporti finalmente i colori del Giappone in Formula 1.
I due candidati principali sono Nirei Fukuzumi e Tadasuke Makino, con il primo nettamente favorito sul secondo essendo entrato nel giro del Red Bull Junior Team alla fine dello scorso anno (anche se non è ancora un membro effettivo). In questo caso, però, nessuno dei piloti indicati possiede ancora i requisiti per ottenere la Superlicenza, quindi un eventuale decisione in merito sarebbe comunque rimandata almeno alla prossima stagione.