L’analisi dei primi giri della Cina. Vettel avrebbe vinto in situazioni diverse? A voi la parola
11 Aprile 2017 - 20:00
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GP Cina 2017
Dettaglio delle prime tornate del GP della Cina con un confronto tra Vettel e Hamilton. Analizzando due situazioni, il tedesco della Ferrari avrebbe avuto maggiori chance di vittoria

Parto affermando che nel seguente articolo non si vuole screditare la Mercedes del successo conquistato domenica grazie all’entrata della Safety Car che ha avvantaggiato Hamilton, andando ad annullare il possibile vantaggio che avrebbe potuto trarre Vettel rientrando ai box con due giri di anticipo. Si analizzerà la situazione dei primi sette giri della corsa con tempi alla mano e considerazioni varie.

Inizio ricordando che Sebastian Vettel è passato alle gomme slick soft al termine del secondo giro, mentre Lewis Hamilton ha effettuato il suo pit stop due giri più tardi, nel primo giro di Safety Car mandata in pista dai commissari in seguito all’incidente di Antonio Giovinazzi sul rettilineo del traguardo. Bisogna anche evidenziare che i giri effettivi dietro la vettura di sicurezza sono stati due dato che, essendo Giovinazzi in 17esima posizione ed avendo sbattuto contro le barriere al termine del suo 3° giro, tutti i piloti davanti a lui stavano già compiendo il 4° giro, quindi l’incontro con la Safety Car è avvenuto solo nel corso della quinta tornata del Gran Premio. Tutti i piloti, però, a causa dei detriti sul rettilineo principale, sono stati costretti a transitare nel corso del 4°, 5° e 6° giro all’interno della pit lane.

Tra le altre premesse bisogna aggiungere che per percorrere il tratto che va dall’ultima curva all’entrata in pit lane, passando per la pista, ci vogliono circa 4.6 secondi, mentre transitando per la via che porta ai box, ci vogliono all’incirca 8 secondi. Per quanto riguarda le soste ai box (tempo in pit-lane, ndr), invece, Vettel ci ha impiegato 22.9 secondi per la sua mentre Hamilton 23.0.

Fatto questo preambolo si può partire con l’analisi. Come riporta la tabella sottostante nei due giri dopo il pit di Vettel, il pilota tedesco ha perso da Hamilton quasi 26 secondi, mentre Hamilton nel caso contrario, al rientro dopo la sua sosta, nei due giri successivi l’inglese ha perso solo 12.7 secondi, grazie anche alla presenza della Safety Car. Bisogna notare che nel primo giro dopo il rientro della vettura di sicurezza, Hamilton ha perso altri 10 secondi dal tedesco a causa delle gomme troppo fredde, mentre Vettel in 4 giri le aveva già portate ad una temperatura più ottimale.

Giro Lewis HAMILTON Sebastian VETTEL Gap
1 2:16.# 2:18.# +1.4
2 2:17.9 2:19.4 Pit +2.9
3 2:24.7 2:39.7 +17.9
4 (SC) 2:10.9 Pit 2:20.0 +29.0
5 (SC) 3:00.6 2:49.0 +17.4
6 (SC) 2:47.3 2:46.2 +16.3
7 2:49.4 2:39.7 +6.6

Bisogna fare un’altra considerazione prima di continuare l’analisi. Il tempo impiegato per andare in pit lane e fare la sosta è di 23 secondi circa, mentre per transitare dai box si impiegano 17.3 secondi, con una velocità di 80 km/h. La distanza della pit lane è di 383m e se a 80 km/h ci vogliono 17.3 secondi per percorrerla, a 200 km/h (la velocità media mantenuta da una F1 su un rettilineo dietro la Safety Car, ndr) si impiegano circa 5.9 secondi.

ANALISI 1. Fatta quest’altra premessa e ricollegandoci alla prima, per percorrere la strada dei box (senza sosta) ci vogliono all’incirca 25.3 secondi, mentre con la sosta ne servono 31. Transitando invece dalla pista, dall’ultima curva fino all’uscita della pit lane il tempo che trascorre sul cronometro è di soli 10.5 secondi. Considerando il caso che l’incidente di Giovinazzi fosse avvenuto in un altro tratto della pista e quindi i piloti non avrebbero avuto l’obbligo di entrare ai box, anche se non dovevano effettuare la sosta. Vettel avrebbe quindi potuto risparmiarsi circa 15 secondi di tempo, transitando dalla pista e non dalla pit-lane, ritrovandosi così alle spalle di Hamilton e non in 6a posizione, con circa 3 secondi di gap. Considerando che nel primo giro dopo la Safety Car, il pilota Mercedes ha girato 10 secondi più lento di quello della Ferrari, il tedesco probabilmente avrebbe chiuso al comando al termine del 7° giro della gara.

ANALISI 2. Nel caso invece non fosse stata presente la Safety Car, in quelle condizioni, la distanza della pit-lane, in pista, si percorre sui 5 secondi circa. Tenendo conto di questo dato, il n.5 della Ferrari avrebbe percorso la pista, dall’ultima curva alla fine della pit lane, in circa 9 secondi, trovandosi quindi ruota a ruota con il tre volte campione del mondo all’uscita dalla pit-lane, che con gomme fredde probabilmente avrebbe lasciato da subito la leadership della gara al vincitore di Melbourne.

Avendo analizzato queste due situazioni, lascio a voi lettori la parola. Nel primo caso Vettel sarebbe comunque rimasto dietro a Hamilton, ma probabilmente lo avrebbe passato in poche curve, mentre con la seconda il tedesco avrebbe lottato già dal cavatappi per ottenere la leadership. Secondo voi se si fosse verificata una delle due situazioni, Vettel avrebbe avuto la possibilità di lottare o comunque di vincere il Gran Premio, anche con un distacco simile a quello con cui il suo rivale ha vinto domenica sul tracciato di Shanghai. Diteci la vostra!