L’alieno Marquez vince al Sachsenring per la nona volta in carriera
15 Luglio 2018 - 15:57
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GP Germania
Il cabroncito firma un'altra straordinaria vittoria davanti alle due Yamaha di Rossi e Vinales. 4° Petrucci, ottimo Bautista 5° davanti alle Ducati ufficiali

Gli aggettivi per descriverlo sono terminati ormai da un pezzo. Ci sarebbe bisogno di un vocabolario a parte per tessere le lodi di questo pilota, o meglio, di questo alieno. La gara del Sachsenring, vinta dal cabroncito con un vantaggio di due secondi sulle Yamaha, ha confermato ancora una volta l’ipotesi che, se non magari dal 2013-2014, va avanti sin dal 2015: Marc Marquez è di un altro livello. Intelligenza tattica, aggressività, furbizia, adattamento: un pilota adatto ad ogni condizione, e soprattutto ad ogni difetto. Perchè è da ammetterlo: la Honda non è la miglior moto. Lo confermano Pedrosa, che annaspa in ottava posizione; Crutchlow, che scivola da una mesta sesta posizione; Luthi e Bradl neanche da prendere in considerazione. Marc fa dei problemi il suo vantaggio, e riesce a guidare costantemente oltre il limite, riuscendo a scavare tra sé e il resto della compagnia un solco che assume le sembianze di un abisso.

Sachsenring 2018 | Marc Marquez

Chi prova con le unghie e con i denti a resistere alla furia rossa è un appena trentanovenne pesarese, di nome Valentino Rossi, che chiude secondo una gara magistrale. La Yamaha è una moto che fa fatica, è indietro la concorrenza? Bene, il Dottore passa da una diciassettesima posizione nelle FP2, ad una sesta casella in qualifica fino ad arrivare al secondo posto in gara. E’ evidente che la M1 soffra di gravi problemi: nonostante tutto, Valentino la sbatte dentro, pennella linee favolose e si arrampica a due secondi appena dal proprietario ad honorem del circuito.

Sachsenring 2018 | Valentino Rossi

Terzo gradino del podio per un redivivo, ma non troppo, Maverick Vinales. Il pilota di Figueres, dopo il fulmineo secondo posto di Assen, si rende protagonista di un’altra gara delle sue: partenza in sordina e rimonta posizione dopo posizione fino a giungere sul podio. Un’altra prestazione incoraggiante per lui e la Yamaha, ma dopo la pausa estiva dovrà necessariamente cambiare tattica.

Sachsenring 2018 | Maverick Vinales

Ai piedi del podio, staccato di 3.376 da Marquez, ecco trovare la prima delle Ducati, ovvero quella Alma Pramac (main sponsor del circuito) di Danilo Petrucci. Il ternano ha assaporato per qualche giro l’ebrezza del podio, prima di essere superato a poche tornate dalla fine da Vinales. A seguire uno straripante Alvaro Bautista, quinto, in costante crescita e desideroso di mettersi in buona luce per il 2019, che regola sul finale Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. Le due Ducati ufficiali faticano, e non poco: se perlomeno quella dello spagnolo vede la testa della corsa per un terzo di gara, prima di fare il gambero, quella dell’italiano non riesce ad essere mai veramente aggressiva e competitiva. Un buco nell’acqua in ambito mondiale. Chiudono la top 10 Dani Pedrosa, Johann Zarco, che prosegue il suo percorso di anonimia, e Bradley Smith, che porta la KTM tra i primi. Cadute illustri per Crutchlow, Rins e Pol Espargaro. Appuntamento dopo la pausa estiva il 5 agosto in Repubblica Ceca per la tappa di Brno