Non accenna a placarsi la crisi interna alla Williams. Dopo aver collezionato figuracce per tutto il mondiale 2018, concluso mestamente in ultima posizione con sole tre gare portate a termine in zona punti, anche il 2019 è iniziato sotto una pessima stella. La scuderia di Grove si è presentata ai test di Barcellona in ritardo a causa di lungaggini nell’assemblaggio della nuova monoposto e ha perso tempo prezioso, in una Formula 1 che concede solo otto giorni di prove pre-campionato.
L’arrivo in ritardo della FW42 ha messo in difficoltà i suoi nuovi piloti Kubica e Russell, i nuovi piloti della Williams, che aveva grande necessità di girare con continuità: il primo perché al rientro in Formula 1 come pilota ufficiale dopo otto anni di lontananza, e il secondo per via del fatto che è un rookie. I due alfieri del team inglese hanno potuto completare solamente 567 giri, per un totale di 2639,39 km, una distanza inferiore a quella coperta da tutti gli altri avversari. Non solo: i tempi realizzati da Kubica e Russell sono stati i peggiori dello schieramento.
Gli unici elementi che hanno destato un po’ d’interesse sulla FW42 sono stati due: le sospensioni anteriori, con braccetti rialzati e una seconda leva orizzontale col fine di garantire vantaggi nello sfruttamento dei flussi d’aria, e gli specchietti concavi. Ieri la FIA ha ufficialmente messo al bando entrambe le soluzioni tecniche scelte dalla Williams, che a pochi giorni da Melbourne dovrà mettersi al lavoro per rivedere il disegno delle sospensioni anteriori e installare specchietti conformi al regolamento tecnico. Da segnalare inoltre che, oltre al rialzo eccessivo dei braccetti delle sospensioni, anche la copertura in gomma utilizzata dalla scuderia di Grove su questi particolari della monoposto ha contribuito a far scattare la mannaia della FIA.