Si prospetta un 2018 difficile per la Toro Rosso. A differenza delle ultime stagioni, nelle quali la scuderia di Faenza ha iniziato la stagione in grande spolvero per poi soffrire nella seconda parte dell’anno, nel prossimo campionato il team vivrà momenti difficili nelle prime gare. La Toro Rosso si troverà a correre con la power unit Honda, meno competitiva rispetto a quella degli altri costruttori, e dovrà lavorare a stretto contatto coi tecnici giapponesi per renderla più affidabile.
Negli ultimi giorni è inoltre emersa una prospettiva non molto lusinghiera per il team italiano. La Honda ha infatti già messo le mani avanti nel caso in cui il progetto della power unit 2018 risultasse inadeguato, e ha già previsto la possibilità di far correre alla Toro Rosso le prime quattro gare con la power unit 2017. Sebbene il motorista del Sol Levante abbia rimarcato che questo è solo un “Piano B” e che la nuova power unit avrà un concept simile a quella di quest’anno, l’eventualità che la Toro Rosso disputi i primi gran premi con un motore vecchio è tutt’altro che remota.
“E’ un buon aiuto rimanere sullo stesso concept di motore – ha ammesso Yusuke Hasegawa, precedente capo del progetto Honda F1 – Abbiamo bisogno di maggior performance e affidabilità. A questo punto della stagione siamo messi meglio. Non abbiamo ancora deciso la completa specifica dell’anno prossimo, ma almeno abbiamo un piano di riserva, che sarebbe rimanere sul motore attuale. Per questo motivo penso che inzieremo bene l’anno venturo. Abbiamo modificato il concept della power unit dal 2016 al 2017 ed è stata una scelta necessaria. Pensiamo di esserci messi nella giusta direzione. Il problema principale è che non avevamo preparato il motore in tempo per i test. Avevamo una buon prodotto, che però necessitava di più tempo per essere completato”.