Grandi emozioni in questo appuntamento della F1. Sarà perché le macchine non hanno più il FRIC, sarà perché Hamilton è partito praticamente in fondo alla griglia, sta di fatto che la gara è stata una delle più belle (se non la più bella) di quest’anno. Duelli, contatti e soprattutto sorpassi.
Pronti via, la prima emozione: Magnussen tocca la posteriore sinistra di Massa che cappotta alla prima curva. Fortunatamente per lui solo uno spavento. Tutto ok. Ricciardo, per evitare il pilota brasiliano è costretto a andare largo e rientra in 15° posizione.
Per l’incidente entra la Safety-Car, anche se per soli due giri. Nel frattempo Hamilton ha già guadagnato 6 posizioni.
Al nono giro Kvyat attacca Perez all’esterno della curva 8, ma si tocca e finisce in testacoda. Al decimo giro, Hamilton è nella Top 10.
Al giro 13, in un botto solo giro Hamilton sorpassa sia Raikkonen che Ricciardo.
Si ferma anche Vettel che rientrando dai box uscendo dietro Raikkonen ma davanti ad Alonso (che nel frattempo ha già effettuato la sua prima sosta). Fernando lo attacca il tedesco che nel frattempo prova a sorpassare Kimi. I tre si sono presentati appaiati al tornantino, con Kimi che prima ha toccato Seb e poi ha toccato Fernando. Ad avere la meglio? Vettel, che è riuscito a tenere la posizione su Alonso. Kimi, invece, con gomme usate, è scalato in sesta piazza. Duello d’altri tempi.
Dopo 15 giri, Hamilton è già quinto, e due giri dopo, con i giochi dei pit è in testa alla gara! Pochi giri dopo, comincia tuttavia e soffrire le gomme usate e Bottas gli toglie la seconda posizione. Per lui è giunto il momento del pit.
Kimi, che nel frattempo ha montato le supersoft, è scatenato: soprassa Magnussen e guadagna nono.
Al 28° giro, bandiere gialle alla curva 2 per il ritiro di Grosjean. Per lui guasto alla pompa dell’acqua. Stagione da incubo per la Lotus.
Leggero danno sull’ala anteriore di Hamilton, che ha perso una bandella dell’ala anteriore nel contatto con Button al tornatino. Lewis è comunque sesto, dopo aver passato Jenson in rettilineo con il DRS.
Vettel esce dai box con le Supersoft con pochissimo vantaggio su Alonso. Fernando lo attacca al tornantino grazie all’aiuto del DRS e riesce a guadagnare la sesta posizione! I due stanno replicando quanto fatto a Silverstone: ormai ci hanno preso gusto.
Rocky Rocquelin chiede a Seb di risparmiare benzina. Vettel risponde infastidito: “Ma insomma, volete che sorpassi Alonso o che risparmi benzina?”- “Per adesso devi risparmiare benzina, Seb!”
Al 46esimo giro, va a fuoco la vettura di Kyvat: il russo, per fortuna, esce indenne dalla sua Toro Rosso.
Al 50esimo Sutil si pianta in mezzo alla griglia di partenza: seconda Safety-Car della gara? Invece no! Incredibilmente i commissari attraverso la pista e spingono la vettura in una zona più sicura. In questo frangente la FIA non ha fatto una bella figura in termini di sicurezza
Cinque giri dopo Alonso alza il piede per risparmiare benzina e perde il 3° posto su Hamilton. Effettua finalmente la seconda sosta e perde la posizione su Ricciardo. Ora Alonso è ottavo.
Poco dopo Ricciardo supera Button, guadagnando la quinta posizione. L’inglese viene anche superato dall’asturiano.
Raikkonen invece dopo l’ultima sosta è scivolato in 12°.
Nelle fasi finali bellissimo duello tra Ricciardo e Alonso. L’australiano tiene la quinta posizione.
Nelle prime posizioni Rosberg è sempre primo davanti a una (ennesima) gara straordinaria di Bottas (terzo podio consecutivo) e Hamilton che ha rimontato dalla 20esima posizione grazie a una rimonta nelle primissime fasi di gara.
A tre giri dalla fine Alonso conquista la quinta posizione su Ricciardo che ci prova fino all’ultimo centimetro: arrivano appaiati al traguardo. Per un niente Alonso è quinto. Prima vittoria in casa per Rosberg. Ottima gara di Alonso, protagonista di duelli con i piloti Red-Bull. Raikkonen fuori dai punti, undicesimo.
Classifica finale: