Era più o meno scontato il fatto che Ogier in questa stagione avrebbe dato del filo da torcere ai big del WRC, nessuno però avrebbe scommesso su una vittoria già al secondo appuntamento stagionale ne tanto meno alla leadership del campionato con una Polo R totalmente nuova. La prestazione in Svezia del francese promette di essere solo la prima di una lunga serie. Che si sia aperto un nuovo ciclo? Volkswagen e Ogier lavorano al progetto WRC da ben due anni, due anni conditi da test, simulazioni, calcoli e tanti chilometri che sono serviti a svezzare una vettura di altissimo livello tecnologico e prestazionale. Ogier, dopo aver messo in discussione Loeb nel 2011 e la successiva chiusura del proprio contratto con Citroen, ha puntato tutto sul progetto della casa tedesca, accettando pure un anno di transizione alla guida di una Skoda Fabia S2000. A giochi fatti il francese ha fatto la scelta della vita e adesso ha la possibilità di riprendersi tutto con gli interessi, di riscattare quel contratto strappato da Matton con la Citroen a fine 2011.
Il più grande merito di Seb II è quello di essersi costruito lui tutto questo dato che la Polo R è un’autentico gioiello modellato a sua immagine e somiglianza. Sul sito Volkswagen Motorsport è spuntata una mini intervista post Svezia, dove il francese ha espresso tutta la propria soddisfazione per un risultato davvero storico.
“Beyond my wildest dreams”/ Sebastien Ogier
Vincere il Rally di Svezia è stato facile come è sembrato da fuori?
“Vi posso assicurare una cosa: niente è facile quando si ha un nove volte campione del mondo come Sébastien Loeb col fiato sul collo. Per tutto il week-end lui ci ha messo sotto pressione, tuttavia, noi siamo stati bravi a non commettere errori.
Pensavi di vincere prima dell’avvio del rally?
“A essere onesti no. Certo, sono riuscito a trovare un buon feeling durante i test invernali ma, prima di metterti in gara non sai il reale livello degli avversari e il modo in cui ti contrasteranno. Abbiamo completato l’ultimo test la domenica prima dell’inizio del rally e durante questo test, abbiamo portato e provato un telaio che ci ha subito convinto. Con questa modifica infatti siamo riusciti a migliorare il nostro set-up e questo è stato davvero determinante per la vittoria finale. Con i settaggi da sterrato per la neve la vettura è andata ancora meglio: mi ha permesso davvero di fare ciò che volevo, non ne ho mai guidato una migliore. Una vittoria e un secondo posto nelle prime due gare dell’anno, con una macchina nuova e una squadra tutta nuova: questa è ua cosa che va oltre ai miei sogni più selvaggi.”
Che cosa significa per te essere il secondo pilota non-nordico a vincere il Rally di Svezia?
“E’ la ciliegina sulla torta di questo successo. Tanto più sono riuscito a battere Sebastien Loeb che è stato il primo a realizzare questa impresa nel 2004. E’ una bella soddisfazione.”
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